Da Rivolta a Sanremo: il rock dei Roundeep arriva alla serata finale
La band è composta dai rivoltani Davide Lavarini, cantante e frontman e Gregory Cassani, dal chitarrista Matteo Brambilla, di Gorgonzola e dal bassista farese Michele Liano.
"Il palco dell’Ariston è il nostro sogno fin da quando, da bambini, stavamo incollati al televisore a guardare Sanremo e ora questo sogno sta per realizzarsi".
Sono carichi di adrenalina i Roundeep, la band tutta al maschile con sangue rivoltano nelle vene, che con la vittoria al "Sanremo Rock Lombardia" ha strappato il pass per le fasi finali della 36esima edizione del festival, che si disputeranno a settembre nel tempio sanremese della musica italiana. Un traguardo questo, che ha riempito d’orgoglio i quattro ragazzi che compongono il gruppo e che negli ultimi tre anni hanno lavorato sodo per portare in alto il nome dei Roundeep.
I "Cavalieri della libertà" nati nel lockdown
"La nostra band è nata durante il primo lockdown da un’idea del 27enne Davide Lavarini, il nostro cantante e frontman di Rivolta, e ad oggi è composta dal batterista ventiduenne Gregory Cassani, anche lui di Rivolta, dal chitarrista Matteo Brambilla, 19 anni di Gorgonzola, e dal sottoscritto - ha raccontato il bassista 25enne Michele Liano di Fara - Inizialmente ci chiamavamo Round Robin, come il documento che in passato veniva redatto dagli equipaggi che non si sentivano rappresentati dai loro capitani e che veniva firmato in modo circolare per non far capire da chi fosse partito l’ammutinamento pacifico. Con la pubblicazione del nostro primo singolo però, abbiamo dovuto cambiare nome perché quello era già stato usato da altre band e siamo diventati i Roundeep, ovvero i “Cavalieri della Libertà”. La nostra musica infatti, vuole essere veicolo del desiderio di libertà e fuga dagli standard troppo elevati della società, che opprimono i sogni e le personalità degli individui".
Roundeep al Sanremo Rock
In poco tempo, questo desiderio ha portato i ragazzi a calcare i palcoscenici musicali più importanti. Dapprima ci sono stati il "Roma Music Festival" e "Una voce per San Marino", poi è stato il turno del "Sanremo Rock", dove lo spessore culturale dell’inedito "Freeze" ha conquistato il cuore dei giudici.
"Malgrado fossimo molto emozionati, quando siamo stati annunciati come i vincitori della selezione regionale, non siamo stati colti di sorpresa - ha aggiunto il frontman Davide - Siamo consapevoli dei nostri mezzi e sappiamo che prima o poi i sacrifici e gli sforzi compiuti vengono ripagati con grandi soddisfazioni. Il nostro lavoro è la nostra passione e per questo non ci pesa dedicare alla band dalle 9 alle 14 ore al giorno".
Un autentico impegno full-time dunque, che grazie al "Sanremo Rock" potrebbe finalmente dare i suoi frutti.
"Il fondatore del festival ci ha proposto un contratto discografico che ci lancerebbe molto nel giro dei big italiani – ha proseguito Michele - Abbiamo già avuto il privilegio di presenziare a "La notte delle chitarre 2023" assieme ad alcuni dei chitarristi più grandi della storia italiana, come Maurizio Solieri, che suona con Vasco Rossi, le cui parole di stima e incoraggiamento ci hanno fatto comprendere ancora di più di essere sulla strada giusta".
In lizza per il Tim Music Awards
Nell’immediato però, questa strada è divisa tra la partecipazione alla finalissima sanremese di settembre e l’eventuale approdo all’Arena di Verona.
"Siamo in corsa per la votazione dei gruppi che si esibiranno ai “Tim Music Awards” - ha concluso Davide - Chiunque voglia votarci e supportarci può farlo attraverso il sito ufficiale dell’evento. Inoltre, stiamo cercando degli sponsor con cui collaborare per la realizzazione di alcuni progetti che abbiamo in cantiere e che vi sveleremo a tempo debito. Siamo solo all’inizio di questa meravigliosa avventura, con cui speriamo di portare il nostro ideale di libertà in giro per l’Italia. Sappiamo che si tratta di un sogno ambizioso, ma crediamo che la musica sia l’unica in rado di unire il mondo e le persone che lo popolano. E magari, un giorno, le persone impareranno a essere veramente libere attraverso le nostre canzoni".