Monopattini senza limiti, l'appello dell'Aci: "Il rispetto delle regole della strada vale anche per loro"
A spiegare i rischi di una circolazione incontrollata è il presidente dell'Aci Bergamo Valerio Bettoni
In Francia hanno le ore contate e da settembre saranno banditi. Nel nostro Paese, invece, non solo continuano a crescere in numero, ma resta la cattiva abitudine un po' "all'italiana" di non rispettare il Codice della Strada. A lanciare l'appello perché queste abitudini cambino è il presidente dell'Aci di Bergamo Valerio Bettoni: "Forse è tempo che anche in Italia ci sia un giro di vite".
Guerra ai monopattini elettrici
"A Parigi li hanno bocciati con un referendum plebiscitario (quasi il 90% dei votanti) e saranno vietati a partire dal prossimo mese di settembre: sono i monopattini elettrici a noleggio. Da noi, in Italia, nelle città e periferie urbane soprattutto, continuano a circolare sulle strade: indisturbati, anzi spesso sono coloro che li guidano – talvolta viaggiando anche in due – a disturbare. E con la loro estesa disinvoltura negli spostamenti, questi conducenti creano momenti di pericolo per il traffico sul campo stradale".
In strada senza regole
"Di più: spesso occupano anche i marciapiedi, manifestando anche intolleranza verso chi si permette di far presente che quello spazio non è per loro, ma è riservato ad altri - ha spiegato Bettoni - Aggiungiamo il fatto che l’indisciplina o la licenza nei comportamenti portano parecchi utenti di questo mezzo a viaggiare ignorando le norme della circolazione, trascurando la segnaletica, andando contromano e creando perciò non pochi pericoli per i pedoni e per i guidatori di veicoli a motore".
"Non solo, ma un’aggravante più volte riscontrata e riscontrabile è anche data da utenti in monopattino e anche in bici che viaggiano con le cuffie e ascoltano musica, distratti e anche sordi ai segnali acustici. Le conseguenze poi sono incidenti, purtroppo talora gravi e anche mortali".
Serve un giro di vite
"Forse è tempo che anche in Italia ci sia un giro di vite e in ogni modo occorre richiamare all’osservanza del Codice della strada chi lo trasgredisce nella convinzione che tutto sia lecito - ha concluso Bettoni - Gli incidenti, purtroppo anche mortali, dimostrano che occorre un massiccio investimento nella prevenzione, specialmente in materia di prudenza, spesso bellamente ignorata da troppi. E, come sempre, qui ci risiamo con l’irrisolto problema dei controlli, senza i quali sono vanificate le norme".