Dove stanno andando in vacanza i trevigliesi quest'anno?
Volano le destinazioni italiane, nonostante gli aumenti netti. Ma anche il mar Rosso d'estate spopola, grazie a prezzi molto più bassi del solito a causa del caldo
Il caro vacanze si è fatto sentire quest’estate. Come in tutti i settori, ci sono stati aumenti sensibili rispetto a un anno fa. Eppure, nonostante le proteste delle associazioni dei consumatori e degli stessi turisti, nelle località di villeggiatura si registra il (quasi) tutto esaurito. Del resto è stata la prima estate in cui ci siamo lasciati alle spalle l’incubo Covid e quindi la voglia di viaggiare, che in molti hanno represso dal 2020 al 2022, era tanta. E, probabilmente, tanti operatori del turismo ne hanno anche approfittato: basta leggere i giornali che riportano casi di prezzi folli in ristoranti, hotel e spiagge.
Il panorama delle agenzie di viaggio a Treviglio
«In effetti l’aumento dei costi c’è stato, di un buon 30% - ha confermato Ilaria Ferrari, dell’agenzia “Blu Vacanze” di via San Martino a Treviglio - Ciononostante noi abbiamo registrato un aumento delle richieste. Ovviamente i clienti puntano a limitare le spese, ma sono tutti consapevoli degli aumenti dei prezzi rispetto al 2022».
Incrementi che hanno fatto registrare un cambio di trend rispetto a dodici mesi fa.
«Quest’anno i pacchetti più richiesti avevano come meta l’Italia, soprattutto il sud e le isole - ha sottolineato Ilaria Ferrari - Abbiamo venduto tanto la Sardegna, che per esempio l’anno scorso era stata un po’ un flop, ma anche Sicilia, Calabria e tanta Puglia».
L'Italia più concorrenziale di Grecia e Spagna
Il motivo? Nonostante il caro-prezzi, il Belpaese è diventato più concorrenziale rispetto alle mete estere, persino quelle che soltanto lo scorso anno erano ben più convenienti.
«Quest’anno Grecia e Spagna sono poco richieste perché costano come se non più dell’Italia - ha confermato l’agente di Blu Vacanze - A parità di prezzi, i nostri clienti optano ovviamente quasi sempre per le bellezze del Sud Italia. Sino al 2022, invece, non c’era confronto: il nostro Paese costava di più e quindi la gente prediligeva l’estero. Gli aumenti ci sono stati anche da noi, sia chiaro, ma meno che oltre confine».
E il caldo fa abbassare i prezzi
Molto gettonate sono state anche le crociere nel Mediterraneo, i tour della Giordania e il Mar Rosso in Egitto, una meta che solitamente viene richiesta tra febbraio e e maggio, viste le alte temperature che si registrano in estate (con punte che superano spesso anche di 50 gradi).
«Quest’anno però è stata molto richiesta proprio per i costi più contenuti che vengono applicati nella stagione estiva - ha spiegato Ilaria Ferrari - Il grande caldo di quella zona non ha scoraggiato i turisti. E lo stesso vale per la Giordania, visto che è un tour che solitamente va per la maggiore in altri periodi dell’anno».
Ko gli Stati Uniti: troppo cari quest'anno
Da registrare, infine, un crollo nelle prenotazioni di viaggi negli Stati Uniti: anche oltreoceano, infatti, ci sono stati aumenti da capogiro e questo ha fatto sì che i clienti volgano lo sguardo altrove, verso mete più abbordabili.
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