Viola gli arresti domiciliari, 19enne in carcere
Era responsabile di una rapina aggravata avvenuta a Milano nel 2022
Ieri pomeriggio, 2 agosto, i carabinieri della Stazione di Soncino hanno arrestato un cittadino straniero di 19 anni, con precedenti di polizia a carico, in esecuzione di una misura cautelare in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari per essere evaso da casa.
Ai domiciliari per rapina
Il giovane si trovava agli arresti domiciliari a Soncino nell’abitazione di parenti da gennaio di quest’anno, dopo avere trascorso un periodo nel carcere di Milano a seguito di un arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile di rapina aggravata, fatto commesso a Milano nell’agosto del 2022 quando, insieme a quattro complici, aveva circondato e aggredito con violenza e minacce un uomo, rubandogli i soldi.
Il fatto era accaduto nei pressi della stazione di San Cristoforo, in piazza Tirana a Milano. La vittima era un ecuadoriano di 45 anni che, mentre aspettava il treno, era stato avvicinato da cinque giovanissimi, quattro uomini e una ragazzina di 14 anni, che lo avevano immobilizzato, gli avevano rubato i 200 euro che aveva in tasca e erano scappati.
Nel frattempo un cittadino che aveva assistito alla scena aveva chiamato il 112, consentendo l’arresto del 19enne, che si era fisicamente impossessato del denaro sottratto, e di bloccare la ragazzina di 14 anni che si trovavano ancora in stazione, sulla banchina di un binario. Gli altri tre erano riusciti a scappare.
Arrestato, è in carcere
L’uomo era quindi soggetto a continui controlli da parte dei carabinieri di Soncino che il 27 luglio scorso, nel corso di un servizio, lo hanno visto lontano da casa in sella a una bicicletta. Ma quando a distanza ha visto l’auto di servizio dei militari ha fatto inversione di marcia, tornando verso l’abitazione.
E’ stato però bloccato prima che rientrasse a casa, accertando la piena violazione della misura che aveva in atto. Per tale motivo il 19enne era stato denunciato per l’evasione.
Tenuto conto che non aveva la preventiva autorizzazione del giudice e non aveva un giustificato motivo e che ha dimostrato di non sapersi attenere alle prescrizioni stabilite dall’autorità giudiziaria, il giudice competente presso la Corte di Appello di Milano ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere. Il 2 agosto i Carabinieri di Soncino lo hanno raggiunto a casa, arrestato e accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro.