Il nuovo polo logistico fa litigare Vailate e Calvenzano
Il neosindaco e la preoccupazione della minoranza "Nuovi Orizzonti": "Possiamo fare poco, ormai". E chiama in causa Cofferati e Palladini
Il nuovo polo logistico di proprietà della «P3 Italia Spv I srl» di Milano, che sta sorgendo a Calvenzano, su confine con Vailate, fa discutere. A Vailate, la nuova Amministrazione guidata da Andrea Trevisan ha ricevuto un'interpellanza dal gruppo di minoranza «Vailate Nuovi Orizzonti».
Vailate preoccupata per il traffico portato dal nuovo polo
Il capogruppo di quest’ultima, Pier Mauro Stombelli, è infatti preoccupato dall’impatto che tale polo avrà sul sistema viabilistico del paese, ha presentato un’interpellanza con cui ha chiesto al sindaco Trevisan di sapere «se da parte dell’Amministrazione di Calvenzano sia stata indetta una conferenza di servizi istruttoria per il razionale e mediato coordinamento degli interessi pubblici o se siano stati avviati contatti con la nostra Amministrazione; se, ove così non fosse, la nostra Amministrazione intenda essa stessa richiedere l’indizione di conferenza di servizi istruttoria o, comunque, sollecitare quella di Calvenzano a fornire il dettaglio progettuale dell’insediamento; quale sia l’intendimento attuale della nostra Amministrazione se dovesse risultare che l’innesto del traffico è ubicato sulla Sp2, affinché si predispongano soluzioni alternative che tutelino la sicurezza e l’incolumità dei cittadini vailatesi; se la nostra Amministrazione ritenga di doversi tutelare in sede giurisdizionale, o se valuti di devolvere la questione alla sede politica con l’apertura di un tavolo di confronto con il Comune di Calvenzano».
Trevisan: "Fu deciso ai tempi di Cofferati e Palladini: ormai possiamo fare poco..."
Tale confronto è stato già avviato dal sindaco Trevisan, che ha appreso che «la previsione urbanistica per la realizzazione del nuovo polo logistico posto sul confine con il Comune di Vailate risale a circa dieci anni fa, con il PGT approvato con delibera del 18 dicembre 2011».
Si tratterebbe, aveva spiegato il Giornale di Treviglio lo scorso novembre di un magazzino logistico da 24.300 metri quadrati, con spazi dedicati ad uso uffici, con altezza sotto trave di 12 metri e 24 baie di carico. Non un enorme centro logistico, ma nemmeno un'inezia, per una strada già molto trafficata qual è la Rivoltana.
La convocazione della conferenza di verifica di assoggettabilità a VAS per la variante al PGT vigente, finalizzata al potenziamento e al miglioramento della rete viaria esistente, durante la quale veniva data l’occasione al Comune di Vailate di poter esprimere richieste a tutela del territorio vailatese, era stata fissata a settembre del 2021. Non vi è traccia però di alcuna richiesta, ragion per cui ora Trevisan è costretto ad assistere inerme ai nuovi sviluppi.
"Purtroppo al momento, sono poche le azioni che questa Amministrazione può mettere in campo per cambiare quanto già deciso – ha riferito il primo cittadino – Le azioni potevano essere esercitate alla conferenza dei servizi indetta prima del 2011, in cui l’Amministrazione era quella presieduta da Cofferati, oppure durante la conferenza dei servizi del 2021, in cui l’Amministrazione era quella presieduta da Palladini".
Ciononostante, il sindaco si è comunque mobilitato per comprendere gli impatti futuri del nuovo polo sul proprio territorio attraverso la richiesta, fin qui inevasa, al Comune di Calvenzano dello studio di varianza idraulica, della valutazione di impatto acustico e degli effetti sulla viabilità locale dell’utenza oltre che dei mezzi pesanti.