Caravaggio

"Caravaggio Viva" sogna il Distretto del commercio

L’associazione dei commercianti torna in attività dopo qualche anno "sotto naftalina". Ecco i nomi dei dirigenti, coordinati dal presidente Milvio Cattaneo (La Taverna del Caravaggio)

"Caravaggio Viva" sogna il Distretto del commercio
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L’associazione dei commercianti «Caravaggio Viva» torna in campo, dopo qualche anno «in naftalina» è pronta a riprendere in mano le redini dell’organizzazione di eventi e feste in città, a partire dalla Notte bianca (ma il nome si deve ancora decidere) che si terrà il prossimo 23 settembre e dal Natale. L’obiettivo principale tuttavia è ancora più ambizioso, costituire il tanto agognato «Distretto urbano del commercio» (Duc). Obiettivo in cui credono anche l’Amministrazione comunale, presente alla riunione con il sindaco Claudio Bolandrini, l’assessore al Commercio Juri Cattelani e i due consiglieri comunali del Pd Enrico Premoli e Ilaria Bena, e il direttore regionale di Confesercenti Filippo Caselli, che si sono radunati insieme a una quindicina di commercianti nel chiostro di San Bernardino.

Caravaggio viva, ecco il nuovo direttivo

Pace e frescura durate ben poco però, visto che una grandinata ha costretto poi tutti a rifugiarsi nell’auditorium, dove è stato eletto il Direttivo: presidente Milvio Cattaneo (La Taverna del Caravaggio), vicepresidente Mirko Ronchi Cremonesi (Il Gingillo 2), tesoriere e segretaria Roberta Gatti (Mirigiro Viaggi), consiglieri Manuela Castelli (Castelli abbigliamento), Licia Pellini (Il chicco di grano) Eleonora Maffesi (New fashion acconciature), Giancarlo Ferri (Kokoro centro olistico), Federica Cavalli (Come un fior di loto), Federica Costa (Belli e Ribelli abbigliamento).

A introdurre la serata è stato proprio Cattaneo

«Quest’associazione era solo “surgelata” - ha esordito - e visto che c’è necessità di unirci e cercare di riproporre il commercio di vicinato questa sera porteremo a compimento il percorso per riattivarla. Poi punteremo al Duc e a portare avanti un programma diverso rispetto al passato, con una programmazione più di ampia portata. In primis la Notte bianca, la punta dell’iceberg, perché è tutto da costruire: la città è ferma da parecchi mesi, dobbiamo proporre qualcosa che duri nel tempo e porti commercio e turismo a Caravaggio. È un punto di partenza, c’è bisogno della mano di tutti. Confesercenti e Amministrazione ci danno piena disponibilità».
Poi una frecciatina: «L’associazione era ferma - ha concluso - e abbiamo avuto dei piccoli problemi con chi avrebbe dovuto organizzare gli eventi, perciò adesso dobbiamo lavorare bene, per tutti noi, visto il continuo decentramento del commercio con i grandi centri commerciali che ha mandato tutti in difficoltà». Un riferimento nemmeno troppo velato a «Pro Caravaggio», che lo scorso anno aveva organizzato «Notte sotto le stelle». E poi è arrivato l’intervento del primo cittadino.

«Vi ringrazio per l’invito - ha detto - garantisco il pieno sostegno dell’Amministrazione per la rinascita dell’associazione. La mia presenza non vuole essere un vincolo o inopportuna, anche perché il sodalizio è libero, apolitico, ha una sua identità e una sua finalità istituzionale che è quella di promuovere il commercio di vicinato. L’interlocutore ideale e privilegiato per l’Amministrazione per cercare di intercettare insieme i bandi. Un’associazione non può essere, e non lo è mai stato finora, un’emanazione di un’Amministrazione o colore politico (io comunque sono civico), altrimenti da qui a tre anni ci sarebbero contrapposizioni da levare, e non va bene. Per cui se avete domande rispondo altrimenti vi lascio lavorare».

In tema di contrapposizioni, tuttavia, ultimamente non sono mancate proprio con «Pro Caravaggio» (che, all’atto della nascita, contava nel suo Direttivo sei candidati in civiche a sostegno del sindaco su sette membri) sul tema dell’occupazione del suolo pubblico. Ora un nuovo corso, che punta dritto verso il Duc, e qui il sindaco ha fatto dei distinguo, sia verso le Amministrazioni precedenti che con quella trevigliese.

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