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Stangata sui biglietti dell'Atb, il Pd chiede a Regione interventi concreti per evitare rincari e tagli

"Regione Lombardia trasferisca queste nuove risorse, che per il 2023 corrispondono a 34 milioni di euro, a tutte le Agenzie di Trasporto pubblico lombarde"

Stangata sui biglietti dell'Atb, il Pd chiede a Regione interventi concreti per evitare rincari e tagli
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Dal 1° settembre scattano gli aumenti di prezzo del trasporto pubblico locale, conseguenza diretta dell'inflazione. La conferma è arrivata ieri, mercoledì 26 luglio, in occasione del Consiglio d’amministrazione dell'Agenzia per il trasporto pubblico locale (Tpl) della provincia di Bergamo.

Stangata sui biglietti Atb

Come riporta Prima Bergamo di per sé la notizia non è certo delle migliori, ma a stemperarla c'è il fatto che l'azienda e gli enti del territorio si siano spesi per cercare di contenere i rincari sugli abbonamenti e scaricarli maggiormente sui biglietti singoli.

Comune e Provincia avevano infatti chiesto di risparmiare dai rincari le fasce di utenti più deboli e più affezionate, il che si traduce in studenti e lavoratori. I prezzi restano bloccati in città sia per gli abbonamenti mensili (fermi a 36 euro), sia annuali (260 euro studenti e 325 per gli altri). Al di fuori dell'area urbana, però, si salva solo l'abbonamento annuale per gli studenti. Tutti gli altri titoli di viaggio subiscono un rincaro: l’abbonamento annuale ordinario subisce un incremento medio tariffario del 3,4 per cento, il mensile del 6,8 per cento, il settimanale del 30,6 per cento e i biglietti singoli del 12,3 per cento.

Aumenti sui biglietti singoli

I balzi di prezzo che si notano subito sono quelli che riguardano i biglietti singoli, destinati a turisti e fruitori occasionali, che possono attutire meglio i rincari. Sul biglietto singolo il rincaro va dai +20 centesimi (da 1,50 a 1,70 euro) per la zona 1 a +50 centesimi (da 3 a 3,50 euro) per le cinque zone. Il carnet da dieci segna un aumento di due euro per la zona 1 che lievita a 4,50 per la zona cinque, dove la decina di corse (cinque volte per chi va avanti e indietro) sfiora i trenta euro. Il settimanale va da 11,50 a 14,50 (+3 euro) per la zona 1 fino a 28 euro (+5,50 euro) per l’intero sistema.

L'appello del Pd a Regione

“Data la situazione attuale, il rischio concreto è che nel prossimo autunno non solo aumentino le tariffe del trasporto pubblico locale, ma che si taglino corse e servizi del trasporto su gomma, vale a dire i bus urbani ed extraurbani utilizzati anche da moltissimi studenti e lavoratori lombardi. È proprio per scongiurare questo pericolo che abbiamo chiesto a Regione Lombardia impegni concreti già in questo assestamento di bilancio. Il trasporto pubblico locale rappresenta una leva di crescita e di sviluppo dei nostri territori, oltre che un fattore importantissimo per la transizione ecologica e di contrasto alla crisi climatica, occorre quindi una politica regionale che investa in questa direzione, cambiando radicalmente rotta”.

Così i consiglieri regionali del Pd Jacopo Scandella e Davide Casati in merito a due ordini del giorno riguardanti il trasporto pubblico, presentati durante la discussione sull’assestamento di bilancio di Regione Lombardia 2023-2025.

“Uno dei due ordini del giorno riguarda, in particolare, il sostegno alle agenzie per il trasporto pubblico su gomma che, lo ricordiamo, è di competenza nazionale e regionale insieme: spetta dunque alle regioni contribuire in maniera sostanziale, incrementando quanto trasferito dallo stato centrale – spiegano gli esponenti dem, illustrando le cifre – Il fondo regionale del trasporto su gomma, in Lombardia, si attesta a 624.546.617 euro: 406,2 milioni di euro sono di provenienza statale e 218,2 milioni di euro sono regionali”.

In provincia di Bergamo solo il 7,9% del fondo

“La provincia di Bergamo, in particolare, pur rappresentando circa l’11% della popolazione lombarda, riceve solo il 7,9% del fondo regionale-nazionale che ammonta a 49,8 milioni di euro – fanno notare Scandella e Casati – a questi si aggiungono anche i fondi della città capoluogo, che superano abbondantemente i 3 milioni, e quelli della provincia che ammontano a quasi 980 mila euro”.

“Queste cifre non sono certo sufficienti per coprire il deficit dell’Agenzia del trasporto pubblico locale bergamasco che in questi anni è cresciuto, come quello di tutte le altre agenzie lombarde – aggiungono i consiglieri – perché, purtroppo, la giunta lombarda non ha incrementato le risorse, come invece ha fatto lo stato nei confronti delle regioni italiane: 100 milioni di euro in più nel 2022, 200 milioni di euro in più nel 2023, 300 milioni in più nel 2024 e 395 milioni di euro in più nel 2025. Incrementi che per la Regione Lombardia si traducono in: 17 milioni di euro in più nel 2022, 34 milioni in più nel 2023, 51 milioni in più nel 2024 e 67,1 milioni in più nel 2025”.

La richiesta a Regione Lombardia

“A questo punto – incalzano Casati e Scandella - ci pare doveroso che Regione Lombardia trasferisca queste nuove risorse, che per il 2023 corrispondono a 34 milioni di euro, a tutte le Agenzie di Trasporto pubblico lombarde. Si tratta di risorse che possono almeno parzialmente alleviare il deficit delle singole Agenzie che, a detta dello stesso assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente, si attesta intorno ai 70 milioni di euro nel triennio”.

Ordine ritirato

“Oggi, dopo aver riscontrato la disponibilità e l’impegno, da parte della giunta regionale, di fare il possibile per trovare una soluzione nei prossimi mesi, abbiamo ritirato questo ordine del giorno, decidendo di dare credito all’assessore Lucente – concludono i consiglieri - per noi un atto di fiducia, nella speranza che dal prossimo autunno siano garantiti gli stessi servizi e sia scongiurato un ulteriore aumento delle tariffe”.

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