Martinengo

La dottoressa Maria Concetta Del Beato nuovo cavaliere della Repubblica

Il medico di base in pensione dopo quasi 40 anni di servizio in città riceverà presto la prestigiosa onorificenza.

La dottoressa Maria Concetta Del Beato nuovo cavaliere della Repubblica
Pubblicato:

Un'onorata carriera che si conclude nel migliore dei modi per la dottoressa Maria Concetta Del Beato, 66 anni, di Martinengo. In questi giorni ha ricevuto la notizia che diverrà Cavaliere della Repubblica.

Maria Concetta Del Beato: medico cavaliere

C'è anche il nome della dottoressa che ha lavorato in città per quasi tutta la sua carriera tra i futuri Cavalieri della Repubblica, cinque nella Provincia di Bergamo. Abruzzese d'origine, dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia a L'Aquila e la specializzazione in Medicina del lavoro a Milano, è approdata nella Bergamasca nel 1982, a Romano, lavorando tre anni a Cividate al Piano. Dopo il matrimonio con un martinenghese, ha quindi preso servizio in città e non se n'è più andata. Poi il congedo, avvenuto nel dicembre 2021, ma Del Beato prosegue l'attività di medico del lavoro come libera professionista. Il suo impegno è sempre stato fondato sul solido rapporto con i pazienti e durante la pandemia da Covid-19 ha combattuto in prima linea, ammalandosi e pubblicando con 37 colleghi, il volume "Emozioni virali".

"Non me lo aspettavo, ho pensato a un errore"

Un'onorificenza che per la dottoressa è stata del tutto inattesa e che l'ha riempita d'orgoglio.

"Quando ho visto l'e-mail del prefetto sono rimasta incredula, pensavo fosse un errore  - ha commentato - sono rimasta frastornata per qualche giorno, condividendo la gioia con i miei familiari. Non posso che essere felice ed onorata, suggella una carriera dedicata ai pazienti. Da ragazza ero professionalmente innamorata del mio medico, che aveva un rapporto bellissimo con i suoi assistiti e ho deciso di intraprendere questa carriera improntandola sul quel modello: i medici di base sono un punto di riferimento e i rapporti con gli assistiti per me sono sempre stati fondamentali. Sono figlia della vecchia scuola e sono contenta di avere fatto il medico in tempi più belli di quelli attuali, inficiati dalla burocrazia, dai social che ci screditano, dai tempi di attesa enormi che di fatto impediscono di fare prevenzione, dalla carenza di colleghi a causa di una mancata programmazione e di scarsi incentivi e stimoli per i giovani. Criticità che la pandemia ha fatto esplodere".

L'esperienza del Covid e il libro "Emozioni virali"

La dottoressa ha lottato in prima linea contro il Covid-19 e anche quando si è ammalata non ha mai smesso di rimanere vicina ai suoi pazienti, almeno telefonicamente. Un'esperienza che ha lasciato il segno.

"Il territorio è stato abbandonato a se stesso e ci siamo ritrovati a combattere da soli - ha ricordato - in quel periodo mi sono sentita molto fragile e spaventata. Poi ho scoperto un gruppo di medici dedicati al Covid sui social, ne raccoglieva 100mila, e  ho cominciato a comunicare con loro. Ne sono nate amicizie e un volume, scritto con 37 colleghi, in cui abbiamo raccontato le nostre esperienze sul campo, molto diverse per esempio tra ch ha vissuto la pandemia in Lombardia piuttosto che in Sicilia. Il ricavato è stato devoluto ai figli degli orfani dei medici morti durante quel periodo".

 

 

Seguici sui nostri canali