Il contributo alla paritaria Aresi non costituì un danno erariale: archiviato l'esposto della minoranza
L'esposto della minoranza brignanese alla Corte dei Conti è stato archiviato in meno di un mese: la convenzione con l'asilo Aresi è legittima.
Il contributo di 90mila euro annui all'asilo Aresi, sancito dalla convenzione triennale 2018-2020 (poi rinnovata per un ulteriore triennio), non costituisce danno erariale. A dirlo è stata la Corte dei Conti.
Ricorso archiviato
La Corte dei Conti archivia il ricorso di "Progetto Comune Brignano": la convenzione con l’Infanzia paritaria Aresi non costituisce un danno erariale per il Comune. Dopo cinque anni dalla presentazione del ricorso da parte della capogruppo di minoranza brignanese Noemi Galimberti, l’ente di controllo finanziario ha aperto una procedura il 5 maggio scorso ma l’ha archiviata già il 30 maggio, dopo aver ricevuto documenti e motivazioni dal Comune. A dare notizia dell’archiviazione è stato in sede di Consiglio il sindaco Beatrice Bolandrini (in foto) all’interno delle proprie comunicazioni.
La linea di demarcazione tra chi sostiene e chi affossa la scuola dell’Infanzia Aresi è purtroppo sempre stata molto nitida – ha esordito – Consapevoli di agire nella legalità e con la convinzione di garantire la libertà di scelta educativa, eravamo sereni. Grazie al supporto dei diversi segretari comunali e in particolare della dottoressa Immacolata Gravallese, che già nel 2018 aveva ampiamente risposto a un’interpellanza della minoranza, è stato naturale dimostrare la legittimità dell’operato di questa Amministrazione. Certi modi di fare politica lesivi e denigratori si commentano da soli, credo non servano ulteriori parole in proposito. Di fondo c’è la consapevolezza della pochezza della mia minoranza: la riprova è che la Corte dei Conti in meno di un mese abbia chiuso la pratica, avendo appurato che l’accusa fosse totalmente infondata.
I dubbi della minoranza all'epoca dei fatti
Al centro dell’esposto presentato nel 2018 era il sensibile aumento del contributo comunale all’Infanzia Aresi, passato nel triennio 2018-20 (e confermato anche nel triennio in corso) da 60 a 90mila euro annui per far fronte alle spese di gestione e al calo delle iscrizioni. Una stampella economica all’ente che il gruppo di "Progetto Comune Brignano" specifica di non voler rimuovere, ma di cui evidenzia, semmai, i limiti.
La decisione in sé non ci convinceva, perché si è aumentato il contributo del 50 percento quando i bambini dal 2015 al 2018 non si erano dimezzati, ma quasi – si è difesa a margine del Consiglio comunale Galimberti – Ciò ci rendeva perplessi: quando abbiamo chiesto informazioni non siamo rimasti soddisfatti della risposta ricevuta, così abbiamo deciso di ricorrere agli organi di controllo, come è nostra prerogativa, rivolgendoci alla Corte dei Conti perché si pronunciasse sulla conformità della convenzione. Ovviamente non siamo contrari a sostenere l’Aresi, che in paese è un’istituzione, ma avremmo affrontato la questione in modo diverso, dando alla struttura una prospettiva futura che la svincolasse dalla dipendenza da un salvagente comunale.