Calvenzano

La revisione del Pgt "disegna" il futuro del paese

Lo strumento urbanistico deve fare i conti con il taglio del 25%, imposto dalla normativa regionale, sulle nuove edificazioni, ma anche con la "fame" di abitazioni che il mercato ha.

La revisione del Pgt "disegna" il futuro del paese
Pubblicato:
Aggiornato:

Il futuro di Calvenzano passa dalla revisione del Pgt, il Piano di governo del territorio. Lo strumento urbanistico approvato nel 2011 e prorogato successivamente nel 2017 ha esaurito la sua validità e l'Amministrazione sta ragionando su edificazioni, recupero dell'esistente, ma anche sul preservare ambiente e territorio, ripensare la rete viaria e le connessioni di mobilità dolce.

Calvenzano avvia la revisione del Pgt

L’Amministrazione comunale di Calvenzano ha dato avvio alla revisione del Piano di governo del territorio, lo strumento urbanistico destinato a "disegnare" lo sviluppo futuro del paese, per adeguarlo alle previsioni pianificatorie sovra-comunali stabilite dal Piano Territoriale Regionale (Ptr) e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp). Il Pgt vigente, infatti, approvato in Consiglio comunale il 18 dicembre 2011 ed entrato in vigore dopo la pubblicazione sul Burl del 9 maggio 2012 - successivamente prorogato, nel 2017, sino all’approvazione dei nuovi Ptr e Ptcp - ha esaurito la propria efficacia.
Il primo passo nel processo di revisione è stata la delibera di Giunta che ha tracciato le linee guida del documento, per redigere il quale sono previsti tavoli di lavoro, assemblee pubbliche o incontri specifici con rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria, tecnici, terzo settore e momenti partecipativi come la conferenza dei servizi sulla Valutazione ambientale strategica del piano.

La normativa regionale taglia il 25% di aree edificabili

A livello di territorio il Pgt dovrà adeguarsi ad una normativa restrittiva introdotta da Regione Lombardia.

La normativa impone la riduzione del 25% di consumo di nuovo suolo rispetto a quanto previsto dallo strumento urbanistico - ha spiegato il sindaco Fabio Ferla -. Dovremo adeguare il nostro Pgt e questo significa togliere, ad esempio, terreni, sia residenziali che produttivi, che in tutti questi anni non hanno trovato una proposta edificatoria. Vero è anche che, in questi anni con l’arrivo della Brebemi e delle infrastrutture viarie, c’è stato un aumento di appetibilità del nostro territorio. Via Vailate, ad esempio, che è un’area già infrastrutturata e vicina alla provinciale Rivoltana, ha una appetibilità a livello artigianale e produttivo.

Secondo il sindaco Calvenzano, per il futuro, avrà bisogno di altre abitazioni, nel quadro di un mercato immobiliare che, rispetto alla vicina città di Treviglio, ha costi al metro quadrato molto più contenuti. L’espansione nella cosiddetta "zona nuova", il quartiere residenziale a nord-est del centro tra via Vesture, via Firenze e via Roma ha quasi esaurito la sua capacità edificatoria, a parte qualche piccolo appezzamento che potrà essere di completamento. Così l’Amministrazione ha individuato un’altra area del paese sulla quale c’è un potenziale edificatorio per la residenza.

E’ il “quadrilatero” che si forma tra via Treviglio, via Moretti e via Blini, che è a nord-ovest del centro storico - ha proseguito Fabio Ferla .- Questa è una parte del territorio di Calvenzano che, storicamente, è nata come area artigianale e residenziale. Alcune delle attività, ad esempio la “Fungold”, con gli anni, hanno chiuso una volta che l’artigiano è andato in pensione e nessuno l’ha portate avanti. Oggi come oggi è un’area che necessita di una rigenerazione urbana e su questa, come Amministrazione, abbiamo individuato un possibile ampliamento residenziale anche perché in linea d’aria è vicina e ben collegata ai servizi che offre la città di Treviglio, penso alla stazione, al casello autostradale, alle scuole o all’ospedale.

Centro storico: quale futuro per corti e cortili?

La "fame" di nuove abitazioni potrebbe trovare una soluzione, nel futuro di Calvenzano, anche dal recupero degli edifici esistenti, inabitati o in disuso, soprattutto nel centro storico del paese. Corti e cortili agricoli che, con il passare degli anni, si sono via via spopolati e che, se venissero recuperati, accrescerebbero la dotazione di nuove abitazioni.

Corti e cortili nel centro storico di Calvenzano hanno un potenziale di circa 200 unità abitative. E non parlo di monolocali... E degli edifici, oggi in disuso o in stato di degrado, il 70% sono di proprietà della Cooperativa Agricola - ha aggiunto il sindaco Fabio Ferla -. Sono 14 anni, dall’Amministrazione Blini, che con la Cooperativa si è aperto un tavolo di confronto perché è impensabile nel 2023 che ci sia un centro storico “fantasma” in paese, con strutture che a volte sono anche a rischio crollo. Servono scelte coraggiose, serve la volontà di investire per il recupero che significherebbe una vera e propria rigenerazione urbana a favore di tutti i cittadini di Calvenzano. Ci sono fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la rigenerazione urbana, ma anche bandi “ad hoc” regionali o nazionali dai quali ottenere finanziamenti. Oppure ci si può muovere vendendo le aree a società immobiliari che intendano recuperare il tessuto urbano inutilizzato.

Nelle linee guida approvate in Giunta per la revisione del Piano di governo del territorio, il principio generale riguardante il centro storico «dovrà tendere a favorire il recupero degli immobili esistenti - recita la delibera - mediante incentivi volumetrici (dove ritenuto sostenibile sotto il profilo urbanistico e paesaggistico-ambientale), di compensazione e perequativi, di procedure, ed anche mediante incentivi economici inerenti al contributo di concessione dovuto avvalendosi degli elementi premiali e degli incentivi individuati dalla nuova legge sulla rigenerazione urbana (riqualificazione del suolo degradato - LR 18 del 26 novembre 2019)».

Valorizzazione del territorio, strade e mobilità dolce

Il futuro Piano di governo del territorio avrà un occhio di riguardo anche a preservare ambiente e territorio, valorizzando il reticolo idrico minore e potenziando e sviluppando l’area del Bosco Spino e del Laghetto Spino. Il documento si focalizzerà poi sulla mobilità, definendo un nuovo assetto della rete stradale, della consistenza delle aree destinate alla sosta e del sistema di percorsi ciclopedonali, cercando di coniugare la messa in sicurezza della rete per la mobilità veicolare con il potenziamento di quella per la mobilità dolce.

Nella foto di copertina la mappa della zona a Nord del centro storico di Calvenzano, verso Treviglio.

Seguici sui nostri canali