Cologno

Investito sulla Francesca, lancia l'appello per la sicurezza: "Fate qualcosa per quell'incrocio"

Ha rischiato grosso Giuseppe Ranica quando lo scorso 11 giugno un’auto lo ha investito tra la Provinciale 122, via Brescia e via Muratella

Investito sulla Francesca, lancia l'appello per la sicurezza: "Fate qualcosa per quell'incrocio"
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Investito in bicicletta sulla Francesca finisce in ospedale e scrive alla sindaca di Cologno: "Quell’incrocio è troppo pericoloso, faccia qualcosa in veste di consigliera provinciale".

Investito sulla Francesca

Ha rischiato grosso Giuseppe Ranica (nella foto in evidenza) domenica 11 giugno, l’auto che lo ha investito all’intersezione tra la Provinciale 122, via Brescia e via Muratella, all’altezza del ristorante "Fonda", lo ha urtato facendolo cadere rovinosamente sull’asfalto.
Un tratto di strada critico, già teatro di diversi incidenti, ma a parte un minimo di illuminazione non è mai stato effettuato un intervento di messa in sicurezza, come chiede a gran voce il ciclista, che purtroppo dall’incidente è uscito malconcio.

"Sono miracolato - ha raccontato indignato - stavo svoltando in via Brescia quando un’auto che sopraggiungeva nella mia stessa direzione mi ha urtato e sono finito al suolo, mi ha soccorso un passante. L’automobilista prima ha proseguito la sua corsa e poi è tornato indietro, dicendo di non avermi visto: ero vestito di rosso e sulla bici ho un lampeggiante, non so che dire... Lì non ci sono telecamere peraltro. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Martinengo e un’ambulanza della Croce rossa di Urgnano, che mi ha trasportato al policlinico San Marco di Zingonia. La diagnosi è stata la rottura della clavicola ed escoriazioni varie sul lato sinistro del corpo, ne avrò per più di 40 giorni. Mi è andata molto, molto bene. Un’ora prima sempre nel medesimo incrocio, un motociclista è stato sbalzato dalla sella ed è finito nel prato... nel 2004 nello stesso tratto mia moglie è stata tamponata".

Scrive al sindaco: "Si faccia qualcosa"

E così ha deciso di accendere il computer e mandare un’e-mail alle autorità.

"Ho scritto alla prima cittadina Chiara Drago e alla Provincia per mettere in evidenza che quell’incrocio negli anni ha causato parecchi morti e feriti ma non si è mai fatto un intervento che potesse risolvere il problema alla radice", ha affermato.

"Se non erro lei è consigliere provinciale - ha scritto nella missiva - e quella strada è di competenza della Provincia, potrebbe intervenire".

Drago: "Porterò la problematica a livello provinciale"

La prima cittadina e consigliera provinciale nelle fila del Pd Chiara Drago dal canto suo non ha mancato di rispondere assicurando il suo interessamento alla questione.

"Mi dispiace molto per la brutta avventura che ha vissuto - ha scritto - Come giustamente dice lei, nella disavventura è stato molto fortunato. Purtroppo gli incidenti stradali, soprattutto a danno delle utenze deboli (ciclisti, pedoni, ma in effetti anche motociclisti), sono frequenti per gli atteggiamenti spesso distratti dei conducenti (o peggio ancora, come nelle tristi cronache di questi giorni, addirittura per episodi di sfida). In merito all’incrocio che cita, sarà mia cura rappresentare la problematica a livello provinciale al mio collega delegato alla Viabilità e al Settore tecnico, per capire se possano essere adottate soluzioni in grado di mettere maggiormente in sicurezza l’immissione su via Brescia. Le porgo i miei migliori auguri per una pronta guarigione, sperando che possa comunque trascorrere un’estate serena".

"La risposta della sindaca è accettabile - ha commentato Giuseppe Ranica, che adesso attende l’evolversi delle cose - vediamo il prosieguo".

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