Minacce col coltello: in paese è ancora allarme baby gang
Fatti di ordinaria follia quelli che alcuni residenti hanno denunciato e che hanno come protagonisti degli adolescenti del paese
Fatti di ordinaria follia quelli che alcuni residenti di Antegnate hanno denunciato e che hanno come protagonisti degli adolescenti antegnatesi.
Minacce
Dopo tanti episodi di disturbo della quiete pubblica e danneggiamenti, uno di questi giovani ha preso la malsana abitudine di appostarsi sul marciapiede della centralissima via Manara e sputare “per gioco” sui passanti. Ma non solo. Il giovane ha preso di mira in particolare l’abitazione di un cittadino ha cominciato ad infierire sul portone a forza di sputi e calci. Dopo l’ennesimo episodio di vandalismo l’antegnatese ha ripreso l’adolescente senza mai pensare che avrebbe dato inizio ad una guerra senza quartiere. La famiglia colpita ha deciso di rivolgersi ai parenti del giovane ma una volta al cospetto di questi l’adolescente ha iniziato a minacciare armato di coltello. Minacce che sono proseguite nei giorni successivi e che hanno spinto la famiglia a denunciare i fatti alle Forze dell’ordine e alle istituzioni comunali. Quest’ultime interrogate sui fatti hanno deciso di non pronunciarsi considerato che ci sono dei procedimenti penali in corso nei confronti di minori.
Botte al parco
La follia dell’adolescente antegnatese ha riportato alla memoria gli scontri avvenuti il 1 maggio 2021, al Parco dei Fontanili, dove dei ragazzini si pestarono per gioco. Tutto allora iniziò sui social dove i giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, frequentanti quindi le scuole medie, avevano creato un gruppo dove reciprocamente si sono insultati dandosi appuntamento per regolare i conti sul "campo". Così si presentarono divisi in due schieramenti durante la festa dei lavoratori nell’area verde antegnatese e, dopo un breve diverbio, sono passati direttamente alle mani. E non solo. Infatti alcuni avevano pensato bene di premunirsi di catene e altri oggetti contundenti e persino una bicicletta fu usata come arma da combattimento. Tutta la rissa era stata filmata e pubblicata su Instagram. Il filmato aveva girato su molti telefoni fino ad arrivare ai dirigenti della scuola media dell'istituto Comprensivo "Lotto" di Covo, frequentato appunto da gran parte dei protagonisti della zuffa. Una testimonianza che aveva raggiunto anche i sindaci dei Comuni coinvolti: Covo, Antegnate e Fontanella.
L’intervento delle Forze dell’Ordine
Immediatamente erano state chiamate le Forze dell’ordine. E l'intervento del comandante della stazione di Romano nelle classi aveva scongiurato un altro combattimento, già programmato per l'8 maggio. Dopo la visita dei militari a scuola, molti dei protagonisti della rissa si sono sentiti braccati e così una volta a casa, avevano confessato ai genitori quanto accaduto, rivelando le vere cause dei lividi e ferite che ancora portavano sul proprio corpo. Il crollo di alcuni dei protagonisti aveva così permesso di ricostruire l'entità del fenomeno. Ora il paese sta vivendo una nuova crisi. La baby gang imperversa nelle strade e sono diversi i casi di violenza registrati. La macchina giudiziaria è stata avviata, la cittadinanza spera che nel frattempo non accada una tragedia.