Grande festa per i 50 anni della scuola "Don Pietro Aresi"
Sessini confessa il calo di iscrizioni, ma resta ottimista. Intanto, però, aumentano le rette per coprire i costi del caro energia
L’asilo don Pietro Aresi compie cinquant’anni: grande festa con le famiglie e gli ex alunni in occasione della fine dell’anno scolastico.
Si sono svolti venerdì scorso, 23 giugno, i festeggiamenti da parte del Consiglio di Amministrazione e del personale della scuola dell'infanzia privata don Pietro Aresi per i cinquant’anni della struttura di via Capitano Giuseppe Facchinetti.
Una storia lunga 50 anni
Se l’ente asilo risale infatti al primo Novecento – inizialmente ospite di Palazzo Visconti – al 1973 è datato il trasloco nell’attuale sede, ovviamente rimodernata nel corso degli anni.
"Per l’occasione abbiamo offerto un rinfresco e allestito l’esposizione di una raccolta di vecchie foto, gentilmente messe a disposizione dai brignanesi che, nel corso dei decenni, sono passati dall’Aresi – ha spiegato il presidente della fondazione, Cesare Sessini - Abbiamo raccolto un gran numero di scatti, e le persone presenti venerdì si sono divertite a cercarsi nelle foto di classe. Per il rinfresco, invece, teniamo a ringraziare il comitato genitori e il gruppo Alpini locale, oltre all’Amministrazione comunale, presente con il sindaco Beatrice Bolandrini per l’occasione".
Don Pietro Aresi in festa
La festa, iniziata attorno alle 18, è proseguita fino a mezzanotte. Ora però per l’Aresi è tempo di bilanci, e di guardare al nuovo anno che si avvicina.
"Dai 64 iscritti dell’anno scolastico appena terminato scenderemo il prossimo anno a soli 53 – confessa Sessini – Questo, purtroppo, a causa del fenomeno di denatalità che riguarda il nostro Paese, l’Italia. E’ stato, infatti, appurato che tra le scuole paritarie cattoliche della nostra provincia è in corso una contrazione evidente delle iscrizioni, pari a circa il 9 percento. So che in altre realtà del territorio si è dovuto ridurre il numero di sezioni, e qualcuno, addirittura, ha chiuso. Noi, pur non avendo subito alcun contraccolpo dall’apertura della quarta sezione dell’Infanzia pubblica in paese, ci difendiamo bene anche da questo calo, cui compenseremo sul piano economico da un lato con l’uscita di un’educatrice, e dall’altro – almeno in parte – con il già annunciato aumento delle rette, operato nei mesi scorsi a partire dal prossimo anno al fine di compensare l’esplosione dei costi delle utenze".