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Caravaggio
La basilica di Santa Maria del Fonte proclamata Santuario regionale
Il prestigioso riconoscimento è stato concesso oggi, venerdì 26 maggio, nel giorno del 591esimo anniversario dell'Apparizione.
Una basilica di Santa Maria del Fonte gremita ha accolto a Caravaggio l'arcivescovo metropolita di Milano monsignor Mario Delpini e tutti i vescovi lombardi che hanno concelebrato la messa pontificale di questa mattina, venerdì 26 maggio, 591esimo anniversario dell'Apparizione, per la proclamazione del titolo di Santuario regionale e la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria.
Il Santuario ora è regionale
Prima i vescovi hanno fatto visita al Sacro speco della Vergine Maria e Delpini ha deposto un mazzo di fiori, poi in processione si sono recati fino all'altare della basilica, tra due ali di fedeli. Tra gli altri il sindaco Claudio Bolandrini e il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, la Giunta e un consigliere della Regione Lombardia e i vertici delle Forze dell'ordine del territorio. Come annunciato in occasione dell'inaugurazione del restauro degli affreschi della cupola qualche mese fa, l'arcivescovo metropolita di Milano e tutti i vescovi lombardi sono arrivati in città per concelebrare la messa pontificale delle 10.30, in occasione del 591esimo anniversario dell'Apparizione. Uno splendido sole ha salutato gli alti prelati e la folla accorsa per partecipare al rito religioso, durante il quale il Santuario caravaggino è stato riconosciuto come un riferimento per tutti i fedeli lombardi ricevendo il titolo di Santuario regionale e sono state concesse la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria. Di fronte alla maestosa basilica adesso campeggia una targa a memoria del titolo.
Il vescovo di Cremona: "Riconosciuto ciò che è già di fatto, un punto di riferimento al centro della Regione"
A fare gli onori di casa è stato il vescovo monsignor Napolioni, che ha dato il benvenuto a nome della chiesa di Cremona all'arcivescovo metropolita, agli altri vescovi, alle autorità civili e miliari presenti.
"Monsignor Mario Delpini, sulla scìa di San Carlo che volle questo santuario, ha voluto che venisse riconosciuto ciò che è già di fatto: un punto di riferimento al centro della regione, una casa ospitale per tutte le chiese. Cammineremo verso il centenario dell'Apparizione, che cade tra qualche anno, ma proprio per questo vogliamo prepararci a viverlo con cammino di fede e di comunione".
Delpini: "Siamo gente che quando viene a Caravaggio pratica la devozione facile"
Un'omelia, quella dell'arcivescovo, che ha posto al centro il tema della devozione alla Vergine.
"Siamo qui radunati per onorare Santa Maria del Fonte, e da questo santuario, che riconosciamo santuario regionale, al centro della devozione di tanti in Lombardia, vorremmo imparare la devozione facile, quella alla quale ci educa e ci invita questo luogo - ha detto Delpini - Vorremmo incontrare la Madre, Maria, che non chiede di portare altri pesi ma che piuttosto rende più leggero quello della vita, che per tanti è già troppo pesante".
L'alto prelato ha poi chiarito il significato dell'espressione "devozione facile".
" Vorremmo compiere un atto di devozione facile, quella che possono praticare tutti - ha continuato - quelli che camminano, quelli che saltano, quelli che devono camminare adagio adagio e anche quelli che devono farsi spingere da altri... Quella che si può praticare quando fa bel tempo e se piove, perché si sta al coperto. Vorremmo incontrare Maria, la donna semplice, che ci insegni questa devozione, che invita a non fare niente per un po', a fermarsi tranquilli un momento: perché la gente ha già troppe cose da fare. Vorremmo incontrare Maria, la piena di grazia, che esulta in Dio e che consola: perché la gente ha già versato troppe lacrime. Vorremmo incontrare Maria, la donna di Nazareth, che non teme i potenti e le loro minacce: perché sa che Dio li depone dai troni ed esalta gli umili. Vorremmo incontrare Maria non come una regina che minaccia castighi: perché sappiamo già che la vita è complicata e ogni giorno ha la sua pena. Vorremmo invece incontrare Maria perché ci rassicuri che possiamo far fronte alle minacce dei potenti e alle tribolazioni della Storia, noi che siamo capaci solo della devozione facile. Non vogliamo una soluzione improvvisa di tutto quello che ci preoccupa ma almeno un po' di sollievo. Siamo gente che, quando viene a Caravaggio, pratica la devozione facile: facile trovare un prete per confessarsi; facile trovare un'immagine che inviti a pregare; facile trovare un po' di silenzio per uscire dal rumore e dalla confusione di un tempo troppo chiassoso e dispersivo. Gente che prega come è capace e sa che anche quando lo fa ci sono tante distrazioni. Gente semplice che confida che Maria ascolta anche i pensieri da poco, anche parole semplici, anche le preghiere fatte con un po' di distrazione. Invochiamo la grazia per compiere impegni facili, perché Maria ci insegna che è più facile perdonare che conservare rancore, dare gioia invece di tristezza, servire che pretendere di essere serviti, fare il bene che possiamo, alla buona, come riusciamo, senza sognare grandi imprese, senza pretendere di essere eroici, ma portando ogni giorno il peso della vita e sperimentando che Maria ce lo rende più leggero. Non pretendiamo di avere qualche particolare illuminazione o intuizione originale o rivelazione inedita, chiediamo un po' di buon senso, quella saggezza dei semplici che sa che la presunzione e l'orgoglio sono delle forme di stupidità e che il sorriso e la benevolenza sono la rivelazione della nobiltà d'animo, più che i titoli di studio o le imprese di cui uno può vantarsi. Veniamo a Caravaggio, nel nostro Santuario regionale, in una terra che onora Maria con cento e cento santuari, tutti ricchi di Storia e di grazie, e apprezziamo tutte le forme di devozione, ma qui pratichiamo la devozione facile, alla buona, come siamo capaci e troviamo sollievo per una vita che spesso è troppo difficile".
Benedizione apostolica e indulgenza plenaria
Al termine della funzione religiosa l'arcivescovo metropolita di Milano si è fermato davanti alla statua della Madonna con la beata Giannetta per la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria, quindi in processione tutti i vescovi sono usciti dal Santuario per recarsi al centro di spiritualità, dove si sono intrattenuti con le autorità civili e militari e il rettore don Amedeo Ferrari ha donato loro un volume dedicato ai recenti restauri degli affreschi della cupola. Nel pomeriggio gradita visita del professor Vittorio Sgarbi.
Caravaggio La basilica di Santa Maria del Fonte proclamata Santuario regionale
Caravaggio La basilica di Santa Maria del Fonte proclamata Santuario regionale
Caravaggio La basilica di Santa Maria del Fonte proclamata Santuario regionale
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