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Assalto al poliambulatorio a colpi di kalashnikov: tre arresti a Palazzolo sull'Oglio

Il mandante sarebbe collegato anche alla rapina a mano armata avvenuta alle Poste della cittadina bresciana nel luglio 2020

Assalto al poliambulatorio a colpi di kalashnikov: tre arresti a Palazzolo sull'Oglio
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Arrestate tre persone ieri mattina, 22 maggio, per la sparatoria al Poliambulatorio Med360 di Palazzolo sull'Oglio, avvenuta in via Europa a fine gennaio, dai carabinieri del Comando provinciale di Brescia, coordinati dalla locale Procura.

A quanto pare, tra i sospettati ci sarebbero anche il presunto esecutore e il mandante. In particolare, la persona che avrebbe commissionato l'azione criminale sarebbe collegato anche alla rapina a mano armata avvenuta alle Poste della cittadina bresciana nel luglio 2020. A riportare il fatto sono i colleghi di PrimaBrescia.

La sparatoria con il kalashnikov

Nel corso della sparatoria, come si può vedere nel video, un uomo col volto coperto da un casco e con indosso una giacca pesante, pantaloni lunghi e scarpe scure, aveva imbracciato un kalashnikov, esplodendo quindici colpi contro la vetrata dell'ingresso dello studio medico. Un gesto indubbiamente intimidatorio, il cui movente sarebbe già stato individuato dai militari e dagli investigatori, sebbene non sia stato ancora reso noto.

Ad accorgersi dei danni provocati dai proiettili erano stati i dipendenti che, recatisi sul posto per aprire lo studio di prima mattina, avevano trovato i fori nei vetri, insieme a un tappeto di proiettili tutt'intorno e alcune munizioni ancora integre. Le lunghe indagini dei militari di Chiari e Brescia, avviate subito dopo il fatto, grazie al supporto della videosorveglianza hanno fatto luce sulla vicenda e si sono così individuati sia l'autore che il mandante.

Il collegamento con la rapina alle Poste

Da quanto emerso dalle indagini, l'individuo che ha ordinato la spedizione avrebbe anche commissionato la rapina alle Poste avvenuta il 30 luglio 2020. In quell'occasione i malviventi, forse grazie a un basista, sapevano che gli uffici erano pieni di denaro per pagare le pensioni. Avevano fatto irruzione nel pomeriggio in quattro, armati di pistola e martello, imponendo ai dipendenti di consegnare tutto il denaro, senza fare troppe storie. Si erano così portati via duecentomila euro. Gli impiegati erano rimasti sotto shock e le Poste erano rimaste chiuse per il resto della giornata.

Adesso, gli arrestati per il fatto dell'ambulatorio dovranno rispondere a vario titolo dei reati di porto illegale di arma da guerra in luogo pubblico, minaccia aggravata, danneggiamento, rapina aggravata, ricettazione, riciclaggio e danneggiamento a seguito di incendio.

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