Treviglio

Dalla Bassa all'Emilia Romagna piegata dall'alluvione: il racconto dei Sommozzatori trevigliesi

Anche dalla Bassa bergamasca sono partiti i soccorsi per aiutare la popolazione locale. Si aggrava il bilancio: 14 morti

Pubblicato:

Quattordici morti e migliaia di persone evacuate. È pesantissimo il bilancio della disastrosa alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nei giorni scorsi e anche dalla Bassa bergamasca sono partiti i soccorsi per aiutare la popolazione locale. Già nei primi giorni dell’emergenza, due squadre composte da cinque volontari del Nucleo Sommozzatori di Treviglio si sono recate in provincia di Ravenna, a Sant’Agata sul Santerno, per aiutare le autorità nella gestione dell’alluvione. Tra loro anche il presidente del gruppo,  Giacomo Passera, raggiunto ieri, giovedì, da altri sette volontari.

I sommozzatori di Treviglio al lavoro per a Sant'Agata di Santerno

Solo ieri mattina, giovedì, la squadra di cui fa parte il team della Bassa ha evacuato ottanta persone. A pochi chilometri di distanza ci sono, fortunatamente al sicuro, altri tre trevigliesi che avevano raggiunto Cervia, nei giorni scorsi, per allestire un'aiuola dedicata alla Città di Treviglio. Lavori interrotti, ovviamente, a causa dell'alluvione.

"Corrente come nei fiumi di montagna"

«Ci sono paesi interi sommersi, stamattina abbiamo evacuato 80 persone - ha raccontato - fino a ieri l'acqua sulle strade era così alta che non si potevano usare nemmeno i trattori, per fortuna oggi sì. Una corrente così forte l'ho vista solo nei fiumi di montagna... Con i carri trasportiamo la gente fuori dalle abitazioni allagate, al sicuro. Per non farci trascinare via ci agganciamo alle recinzioni delle case... Non c'è acqua nella rete idrica né corrente elettrica e abbiamo attivato i generatori in piazza. Per fortuna oggi ha smesso di piovere. Sono stati due giorni massacranti, ieri sera siamo riusciti a mangiare un boccone solo alle 22.30... Domani rientriamo, arriva un'altra squadra a sostituirci».

I Vigili del fuoco al lavoro

Ma non ci sono solo i Sommozzatori, ovviamente, a lavorare accanto alla Protezione civile e alle forze dell'ordine: in Emilia Romagna 1.097 vigili del fuoco, di cui 637 giunti in rinforzo da altre regioni, sono impegnati nelle operazioni di soccorso: 302 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 419 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Trecento i soccorritori acquatici, 80 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 34 le unità specialistiche speleo alpino fluviali, 25 i sommozzatori. Dei 400 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 31 sono piccoli natanti, 5 gli anfibi, 10 le pompe e idrovore, 5 gli elicotteri e 10 i droni.  Al momento sono 2.175 gli interventi effettuati finora: 891 a Bologna, 610 a Ravenna, 411 a Forlì Cesena, 263 a Rimini.

Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola, oppure QUI

Seguici sui nostri canali