Treviglio-Bergamo, i circoli del Pd compatti contro l'autostrada
Per il centrosinistra i soldi pubblici andrebbero utilizzati per migliorare la viabilità esistente
No all’autostrada Treviglio-Bergamo e sì all’uso delle risorse pubbliche per migliorare la viabilità esistente. E’ la conclusione di un comunicato congiunto del segretario provinciale del Partito democratico, Davide Casati, con il supporto di Elio Moschini, Delegato Infrastrutture e Matilde Tura, Delegata Ambiente, di 12 circoli locali del Pd (Boltiere, Casirate-Arzago, Ciserano, Dalmine, Fara-Canonica, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Pontirolo, Stezzano, Treviglio e Verdellino), e di tre circoli giovanili (Bassa Ovest, Grande Bergamo e Media Pianura Bergamasca).
Una situazione diversa rispetto al 2012
Il documento sottolinea che dal gennaio 2012, quando la Conferenza dei servizi aveva approvato il progetto di Interconnessione Pedemontana BreBeMi (Ipb), molte cose sono cambiate nel territorio. Nello specifico, come sottolinea il comunicato delPd, la Pedemontana non arriverà in territorio bergamasco e la Tratta D, tuttora mai finanziata, è stata riformulata in "Tratta D breve", con arrivo sulla Teem. Inoltre, viene fatto presente che non è previsto alcun collegamento con la città di Bergamo (peduncolo) e pertanto "viene meno la considerazione dell’arteria proposta come collegamento tra la pianura e il capoluogo della Provincia. Il punto di arrivo resterebbe Dalmine in un’area già eccessivamente congestionata da traffico".
Costi insostenibili
Il Pd ha poi aggiunto che nel dicembre 2022 è entrata in funzione la Tangenziale di Verdello nel suo tratto a nord e che verrà completata nel tratto a sud verso la SS42 entro la fine del 2023 togliendo l’ultimo nodo dello scorrimento veicolare nord-sud. A sollevare le perplessità nel Pd anche il capitolo economico.
"I costi dell’opera - è riportato nel comunicato - hanno raggiunto la cifra di 560 milioni di euro rendendola ancor più insostenibile economicamente con i soli fondi del proponente. Regione Lombardia ha anche messo a disposizione 146 milioni di euro di contributi pubblici, soldi che potrebbero essere utilizzati per migliorare la rete viaria esistente a beneficio di un numero estremamente superiore di abitanti".
Fondi pubblici alle priorità
Per il Pd bisognerebbe quindi porre più attenzione a temi che saranno più decisivi per il futuro: ambiente, agricoltura e una mobilità più rispettosa. Che, secondo il Pd, vengono compromessi irrimediabilmente dall’asse autostradale proposto compromette irrimediabilmente.
"Gli elementi sopra enunciati non hanno però portato Regione Lombardia a una riconsiderazione dell’opera - si conclude il comunicato congiunto - Alla luce di quanto esposto ribadiamo quindi la nostra contrarietà all’autostrada e il favore verso l’uso delle risorse pubbliche per migliorare la viabilità esistente. Chiediamo anche che la Provincia di Bergamo inizi il prima possibile un confronto formale con le amministrazioni comunali coinvolte nel tracciato per una serena valutazione di quanto è avvenuto dal 2012 ad oggi e per formulare le priorità del territorio alle quali portare i fondi pubblici ora destinati al progetto autostradale. Infine, invitiamo Regione Lombardia a riconsiderare tale progetto alla luce dei costi di realizzazione sempre più elevati e alla possibilità che, dopo la costruzione, si presenti la sua insostenibilità economica e ambientale senza più possibilità di rimediare al disastro compiuto".