Arzago

Aumenta l'Imu per far quadrare il Bilancio e mantenere i servizi

Il sindaco Ugo Rivabene difende la scelta: "Unica via percorribile per salvaguardare i servizi". Stefano De Caro dall'opposizione: "Bilancio invotabile, più tasse ma zero prospettive di investimento".

Aumenta l'Imu per far quadrare il Bilancio e mantenere i servizi
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L'Amministrazione comunale di Arzago aumenta l'Imu su seconde case e capannoni - dallo 0,86% all'1,06% - per far quadrare i conti del Bilancio. Il sindaco Ugo Rivabene: "Unica via percorribile per salvaguardare spesa sociale e scolastica". Forti critiche dalla minoranza in Consiglio che boccia il Bilancio e punta il dito contro la mancanza di investimenti.

Aumenta l'Imu per mantenere i servizi

Un aumento dell’Imu su seconde case (poche) e capannoni da 0,86% a 1,06% per far quadrare i conti del Bilancio di previsione. E’ stata questa la scelta, dolorosa, che l’Amministrazione comunale di Arzago, guidata dal sindaco Ugo Rivabene, ha preso per recuperare circa 200mila euro necessari a far fronte ai costi energetici, lievitati in questi due anni, e per continuare a garantire i servizi essenziali sia in campo sociale che scolastico. Dure critiche in Consiglio le ha espresso il gruppo di opposizione "Lista per Arzago" che ha votato contro il previsionale, criticando anche la mancanza di investimenti per i prossimi tre anni.

I costi delle bollette energetiche sono arrivati a 300mila euro nel 2022 e ne abbiamo previsti 266mila quest’anno a fronte dei 100mila che spendevamo due anni fa - ha spiegato il primo cittadino -, Di fronte allo Stato, che non ci viene incontro per coprire le spese, e alla crescita dell’inflazione che pesa sui costi dei servizi che il Comune eroga ai cittadini, l’unica via percorribile è stato l’aumento della tassazione locale. In parte corrente non abbiamo aggiunto spese, ma conservato i servizi sociali, per una spesa prevista di 173mila euro, e quelli scolastici, oltre agli adeguamenti di Legge nei contratti dei dipendenti. Sul fronte investimenti, oltre alle manutenzioni ordinarie, impegneremo i 50mila euro che ci eroga lo Stato per l’efficientamento energetico, con luci a led e rifacimento dell’impianto elettrico del Municipio e parteciperemo a bandi pubblici, se ci saranno, per realizzare le opere del nostro programma elettorale quali la nuova piazzola ecologica e la sistemazione della cascina in piazza De Capitani.

L'opposizione: "Bilancio invotabile"

Forti critiche le ha espresse in Aula il gruppo di opposizione Lista per Arzago con il capogruppo Stefano De Caro.

Siamo molto preoccupati. Siamo un Comune fermo senza prospettive - ha dichiarato De Caro, motivando il voto fortemente contrario del suo gruppo -. Il Bilancio presenta criticità strutturali che nel triennio non vedono soluzione, anzi la situazione è prevista in peggioramento con l’applicazione di oneri di urbanizzazione in parte corrente che passa da 52.480 euro nel 2023 a 60.640 nel 2025. Appare evidente, come anche sottolineato dal revisore dei conti, che per difficoltà gestionali siamo costretti ad accantonare 79.954,50 euro di Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. A questi vanno aggiunti 72mila euro di Fondo debiti commerciali, dovuto al fatto che paghiamo in ritardo i nostri fornitori. Ci auguriamo che con il rientro della ragioniera le cose migliorino e invitiamo l’Amministrazione a dare come priorità agli uffici la corretta gestione finanziaria dell’ente perché quasi 148mila euro di soldi degli arzaghesi, quasi il 10% della spesa corrente, rimangono bloccati nelle casse comunali perché, secondo noi, non siete capaci di amministrare. Un Bilancio invotabile, fatto di più tasse, ma zero prospettive di investimenti: non c’è un’opera sopra i 100mila euro prevista nel prossimo triennio. Voi siete tenuti a votare il Bilancio perché siete in maggioranza, non vi invidio.

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