Affida la sua piccola appena nata alla Culla della Croce rossa: "Le auguro tutta la felicità del mondo"
L'hanno chiamata Noemi, sta bene ed è ora ricoverata all'ospedale Papa Giovanni XXIII.
Era nata da poche ore quando ieri, 3 maggio, la mamma l'ha lasciata nella Culla per la vita della Croce rossa di Bergamo, in zona Loreto. Con la piccola solo un biglietto, un addio straziante da parte della madre che non ha potuto tenerla con sé, ma ha scelto per lei la strada più sicura nella speranza che la sua bimba potesse avere la possibilità di vivere una vita felice.
Neonata affidata alla Culla per la vita
Dopo il caso del piccolo Enea, affidato dalla madre alla Culla per la vita del Policlinico di Milano, ieri un'altra culla si è attivata, per la prima volta a Bergamo. A ricevere l'allerta nel pomeriggio di ieri sono stati gli operatori della Croce rossa che hanno prestato le prime cure alla piccola, di 2,9 chilogrammi, subito trasferita al Papa Giovanni XXIII dove si trova ora ricoverata in buone condizioni.
Il messaggio della mamma
Nella culla, insieme alla piccola, chiamata Noemi, un biglietto con poche parole: quelle che la madre, dopo averla stretta a sé, è riuscita a scrivere.
"Nata stamattina 3 maggio 2023. A casa, solo io e lei (come in questi 9 mesi). Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre (dalla mamma). Vi affido un pezzo importante della mia vita, che sicuramente non dimenticherò mai".
"Avremo cura del tuo angelo"
Un'emozione fortissima per gli operatori del 118 che per primi hanno tenuto in braccio la piccola, trovata calma e serena nella Culla attivata pochi minuti prima dalla mamma.
"La mamma, a cui va tutto il nostro affetto e sostegno, ha lasciato un biglietto molto toccante - scrivono sulla loro pagina Facebook - I nostri operatori in sede hanno ancora le lacrime agli occhi. Fidati di noi e delle persone che se ne occuperanno cara Mamma, avremo cura del tuo piccolo Angelo. È in buone mani".
Forse le uniche parole per dare conforto a una madre che ha dovuto prendere la decisione più difficile della sua vita. Per Legge ora avrà dieci giorni di tempo per ripensarci dopodiché si procederà con l'iter del caso.