Dopo la pandemia torna la sagra alpina della Bassa
Domani sera, nell'ex hub vaccinale, aprirà la festa davanti a ventotto gruppi di Penne Nere della provincia di Bergamo
Domani sera ad Antegnate, nell'ex hub vaccinale, aprirà la festa davanti a ventotto gruppi di Penne Nere della provincia di Bergamo.
Torna la sagra
Dopo la pandemia torna la sagra degli Alpini nel ricordo degli amici andati avanti. Era il 21018 quando al Centro incontri e cultura di Antegnate ha avuto luogo l’ultima festa organizzata dal Gruppo Alpini di Antegnate. Cinque anni in cui di acqua sotto i ponti ne è passata. Su tutto una pandemia, quella del Covid 19 che ha colpito duro la comunità di Antegnate. Un Comune che nella Bassa ha svolto un ruolo primario di contrasto alla diffusione del virus. Qui infatti hanno avuto sede i due centri vaccinali, prima all’interno del centro commerciale Gran Shopping center e poi nel Centro Incontri e cultura, a cui hanno fatto riferimento i paesi della Bassa. Il gruppo Alpini di Antegnate è stato tra i più attivi nel sostegno alla popolazione, soprattutto nella fase di lockdown.
L'apertura
Anni di buio che però venerdì saranno definitivamente messi alle spalle con l'apertura della Sagra alpina. Al centro incontri e cultura infatti a partire dalle 19 si seguiranno diversi eventi, segnale di ripartenza di attaccamento alle penne nere antegnatesi. La festa ufficialmente aprirà con la cerimonia tradizionale dell’alzabandiera di fronte ai 28 gruppi alpini della bassa bergamasca ed ai Rangers d’Italia. Alle 20, con la presenza del sindaco Maria Angela Riva, verranno consegnate le costituzioni a diciottenni del paese. Ad accompagnare gli eventi ci sarà anche la banda Luciano Manara di Antegnate. La sagra sarà aperta fino al primo maggio, una delle giornate, una domenica in particolare verrà riservata agli antegnatesi over 80 che saranno ospiti della sagra con un pranzo offerto dagli alpini.
Il ricordo degli amici
"Crediamo che la nostra sagra oltre che ad un momento di festa rappresenti un'occasione di aggregazione e un segnale di unione , di ripartenza dopo tutto quello che abbiamo passato.- ha detto Dario Zucchi, capogruppo degli Alpini di Antegnate – La festa di quest'anno ricorderà gli amici che non ci sono più, che sono andati avanti e penso ai reduci della seconda guerra mondiale Luigi Cappelletti, Dante Riva e Nicola Seghezzi. Un ricordo particolare lo riserveremo allo “zio Mino”, Giacomo Vavassori, storico cuoco del nostro gruppo, questa sarà la prima sagra senza di lui".