L'annuncio di Sgarbi: "Porterò a Milano la Pace di Kiev del Canova"
L'annuncio del critico d'arte durante la visita improvvisata a Palazzo Visconti e a Sant'Andrea, a Brignano
"Porterò a Milano la Pace di Kiev del Canova". Così il critico d'arte Vittorio Sgarbi mercoledì pomeriggio, durante la sua visita a sorpresa a Brignano Gera d'Adda per visitare la chiesetta di Sant'Andrea, Palazzo Visconti e un quadro conservato nella Parrocchiale.
Vittorio Sgarbi a Brignano
Accolto dal sindaco Beatrice Bolandrini e dall’assessore Stefano Moro come un «"vecchio amico", Vittorio Sgarbi ha dato anche a Brignano prova della sua «consueta» vivacità intellettuale e linguistica, con espressioni perlomeno colorite e andando dritto sulle questioni senza mezze misure. Appena arrivato, la prima domanda è stata per la condizioni cliniche di Silvio Berlusconi, ricoverato in quelle ore al San Raffaele: "A che punto è? E Sorte, ci raggiunge qui?".
Più volte, poi, tra i ritratti di Palazzo Visconti, lo si è sentito esprimersi con le consuete modalità: "E questa vecchia befana chi è? Chi possiede il quadro? Non si può ritirare?" e ancora, interpellato dai giornalisti presenti circa le ragioni della propria visita: "Tutto parte dalla mia volontà di valorizzare il patrimonio del Secco Suardo, cui ho dedicato un articolo nei giorni scorsi. Facciamo un Centro di studi sul restauro e dotiamolo di fondi: adesso faremo quest’operazione, che consentirà all’assessore (regionale alla Cultura, ndr) Francesca Caruso di rimanere nella storia».
Il dominio del coordinatore generale universale (Sorte)...
Immancabile un riferimento al deputato brignanese Sorte, oggi coordinatore regionale di Forza Italia. Brignano, dice Sgarbi, è «sotto il dominio del coordinatore generale universale di Forza Italia post Ronzulli, che è Alessandro Sorte. Io sono consigliere regionale, quell’altra assessore, lui è il capo di Forza Italia e Berlusconi ci guarda dal cielo...», ha scherzato. «Qui abbiamo un sindaco di così formidabile preparazione che ha fatto questa mostra piena di cose sconosciute - ha continuato, blandendo Bolandrini - Il Ministro dice sempre che l’80 percento delle opere sono nei depositi, e qui c’è da fare la rivoluzione. Una rivoluzione che richiede pazienza, metodo e lavoro".
"Porterò a Milano la Pace di Kiev del Canova"
"Noi cominciamo da un simbolo: oggi ho chiamato l’assessore, e porteremo La pace di Kiev di Antonio Canova a Milano".
Il riferimento è a una celebre scultura del Canova, conservata oggi al Museo Nazionale Khanenko di Kiev. Una versione in gesso è già stata esposta a Firenze, proprio grazie a Sgarbi, a Palazzo Vecchio. Ancora, dopo l’arrivo del sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini: "Abbiamo qui un sindaco illuminato, di formidabile preparazione (quello di Brignano, ndr), non come quello di Caravaggio". Una battuta a conferma degli ottimi rapporti con entrambi i primi cittadini, e dei modi sagaci e pungenti del critico, spesso più noto per l’estro delle sue parole e le sue sfuriate televisive che per le sconfinate conoscenze e competenze critiche e artistiche.