Pubblicato:
Aggiornato:
Caravaggio
La marijuana, i rifiuti, i vestiti... Tutti i guai dell'ex Ceramtec di Caravaggio. L'appello del sindaco
Capannoni "tutt'altro che abbandonati": dai rifiuti al traffico di vestiti usati, fino all'officina clandestina, tutti i precedenti nella zona
"Mi congratulo con l'Arma dei Carabinieri per l'operazione condotta con grande tempestività ed efficacia: si tratta di un importante intervento di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti. Confido che anche in questa occasione le indagini possano presto assicurare alla giustizia i responsabili".
Così il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, a poche ore dal blitz dell'Arma di Treviglio che ha smantellato una vera e propria piantagione di marijuana in un capannone abbandonato della città, nella zona dell'ex Ceramtec.
Il blitz dei carabinieri e la piantagione di marijuana a Caravaggio
Come anticipato venerdì sera, in esclusiva, da PrimaTreviglio, l'operazione è scattata a seguito di una segnalazione relativa ad alcuni black-out avvenuti nella zona industriale di via Severgnini nel corso della settimana. Cali di tensione riconducibili ad un allacciamento abusivo alla rete elettrica, che alimentava evidentemente alcuni apparecchi all'interno di quello che tutti credevano fosse un capannone abbandonato, nella zona dell'ex Ceramtec.
In realtà era tutt'altro che abbandonato: ignoti l'avevano di fatto occupato abusivamente, mettendo su una vera e propria serra riscaldata per la coltivazione di marijuana: 1500 le piantine trovate dai carabinieri, e poi sottoposte a sequestro.
Non è il primo caso di capannone... tutt'altro che abbandonato
Non è la prima volta che nell'area si verificano attività illegali: molti dei capannoni dell'ex Ceramtec sono infatti stati rigenerati, negli anni, con l'ingresso di tante attività legali e ben avviate, ma diversi ancora sono vuoti. Negli anni scorsi, un altro capannone della zona finì al centro di un giro di smaltimento illegale di rifiuti. In un altro caso, furono trovate tonnellate di vestiti usati, forse destinati all'export. Erano infine stati trovati diversi lavoratori clandestini, impiegati per la raccolta di parti di veicoli, elettrodomestici usati e materiale vario.
Bolandrini e l'appello alle Forze dell'ordine
Da qui la richiesta di mantenere alta l'attenzione sull'area, inoltrata dal sindaco.
"In attesa che la rigenerazione dell'area produttiva dismessa possa porre fine al degrado chiedo alle Forze dell'ordine di mantenere elevato il presidio" ha concluso Bolandrini.
