Treviglio, casa di riposo a zero emissioni: Anni Sereni investe 8 milioni, "e abbasseremo le rette"
Ok al mega progetto: Banca Intesa acquisirà il credito fiscale della Fondazione. Baruffi: "Abbatteremo le rette e aumenteremo i salari". Risparmi previsti per 400mila euro all'anno
Otto milioni di euro, finanziati tramite "superbonus" ed "ecobonus", per rendere la casa di riposo «"Anni Sereni" di Treviglio autosufficiente dal punto di vista energetico. E finalmente, abbassare le rette a carico delle famiglie degli anziani ricoverati.
Superbonus ed ecobonus: Intesa sposa il progetto della Rsa Anni Sereni
È già più di un progetto «sulla carta» quello del presidente Augusto Baruffi: il CdA della Fondazione - controllata dai Comuni di Treviglio, Caravaggio e Fara d’Adda - ha infatti già deliberato nei giorni scorsi, un atto di indirizzo per la cessione a Banca Intesa del credito d’imposta che l’ente maturerà accedendo ai due bonus governativi: un primo passo fondamentale, per far diventare realtà un’ipotesi che solo pochi anni fa sembrava fantascientifica. La «vecchia» struttura che si trova lungo la ex SS11, accanto all’ospedale, risale infatti agli anni Settanta, e non brilla per efficienza energetica.
Il riscaldamento tra le spese più pesanti del bilancio
Le spese per il riscaldamento e per l’energia elettrica sono una delle voci più importanti nel bilancio, ed inevitabilmente sono diventate ancora più pesanti in questi mesi, a causa del caro-energia. Di riflesso, ne risentono anche le rette per il ricovero degli anziani. L’idea di un intervento di riqualificazione energetica era però inarrivabile, almeno fino all’introduzione del superbonus, cui si affiancherà probabilmente anche l’ecobonus per la messa in sicurezza antisismica della struttura.
"Nei mesi scorsi abbiamo accarezzato l’idea di provarci... - spiega il presidente Baruffi - Così il CdA ha cominciato a muoversi: abbiamo fatto realizzare i primi progetti ingegneristici, e stimato costi e vantaggi possibili. Si parla di un progetto da circa otto milioni di euro, una cosa enorme... Inizialmente sembrava che la cosa fosse destinata a morire: nessuna banca sembrava intenzionata a “ritirare” un credito di quelle dimensioni. Poi abbiamo trovato l’accordo con “Intesa”. È un primo passo, ma pensiamo di poter arrivare al cantiere già nella tarda primavera".
Fotovoltaico, geotermico, cappotto e infissi
Il progetto consiste nella realizzazione di un cappotto isolante attorno alla struttura, cui si affiancherà il potenziamento dell’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica già installato sul tetto, e la costruzione di un impianto geotermico per il condizionamento. Anche i serramenti saranno da sostituire.
"Faremo almeno due salti di classe energetica, arrivando in A1 o in A2 - continua Baruffi - Contiamo così di diventare sostanzialmente autonomi dal punto di vista dell’energia, risparmiando qualcosa come 400mila euro all’anno di bollette. Ma non sarà un progetto fine a sé stesso: l’obiettivo primario, che poi è un po’ il mio sogno, è quello di riuscire ad abbattere le rette a carico delle famiglie, e contemporaneamente alzare le retribuzioni dei nostri collaboratori. Oltre, ovviamente, a consegnare una Rsa più sostenibile dal punto di vista ambientale" prosegue Baruffi.