Cologno abbraccia l'Ucraina: si gemellerà con la città di ‘Hnivan
Drago: "Creiamo un ponte tra le iniziative attuali e quelle che faremo quando sarà finita la guerra"
Cologno al Serio stipulerà un patto di gemellaggio con il Comune ucraino di ‘Hnivan. Nell’ultimo Consiglio comunale la prima cittadina Chiara Drago ha annunciato che, dopo la rettifica dell’accordo secondo un nuovo schema stabilito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, non ci dovrebbero essere altri ostacoli al progetto annunciato alcune settimane fa, e che nelle intenzioni dell'Amministrazione aprirà un ponte simbolico tra Cologno e una cittadina molto simile, per popolazione, che si trova nel cuore dell'Ucraina martoriata dalla guerra. In attesa, e nella speranza, che il conflitto cessi. Nel frattempo, il documento propedeutico al gemellaggio è stato approvato all'unanimità da tutte le forze politiche del paese.
Cologno si gemella con un comune ucraino
La sindaca Chiara Drago ha chiarito in Consiglio comunale che l'iter burocratico è stato quasi ultimato, dopo alcune verifiche e una modifica allo schema di gemellaggio, che ora dovrà essere approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri "per il definitivo imprimatur.
Hnivan, 12mila abitanti
Con circa 12mila abitanti, Hnivan è una città situata nell'oblast' di Vinnycja, a circa 250 chilometri a sud ovest di Kiev e a un centinaio a nord del confine con la Moldavia.
Hnivan ha lo status di città dal 1981, mentre cinque anni fa è stata costituita la "comunità territoriale unita" di Hnivan, che comprende anche tre villaggi nei pressi della città: Hryzhyntsi, Demydivka, Mohylivka. Deve il suo sviluppo alla posa della ferrovia Kyiv-Odesa nel 1870, e alla presenza di uno zuccherificio.
Il centrodestra: "Ora scambi culturali e viaggi"
Aperta la discussione in Consiglio comunale a Cologno, a prendere la parola è stato il capogruppo del centrodestra Marco Picenni.
"Vorrei lanciare uno spunto di riflessione - ha affermato - per far ripartire le iniziative ad ampio raggio legate al gemellaggio. Negli ultimi anni, per diverse ragioni, soprattutto economiche, non è stato possibile stanziare somme in questo senso, poi è arrivata anche la pandemia. Secondo me questo genere di rapporti fra Comuni è importante in un’ottica di integrazione a livello europeo e internazionale in genere. Mi piacerebbe che si ritornasse a parlare di gemellaggio da un punto di vista concreto, magari legato alle nuove generazioni: scambi culturali, viaggi, interazioni linguistiche e di arricchimento generale, che è poi il senso di queste iniziative".
Francesco Daleffe: "Possibili ricadute anche economiche per Cologno"
"L’Ucraina sarà da ricostruire prima o poi e noi siamo molto esperti in costruzioni - ha osservato pragmaticamente il collega Francesco Daleffe - allacciare rapporti diretti potrebbe, nel nostro piccolo, predisporre basi per avere ricadute economiche nel tempo".
Drago: "Creiamo un ponte tra le iniziative attuali e quelle che faremo quando sarà finita la guerra"
Punti di vista ai quali la prima cittadina ha replicato così:
"L’intento è quello di creare un ponte tra le iniziative di sostegno alla popolazione ucraina realizzate qui attraverso il progetto "Sai" pienamente operativo sul territorio a supporto di quasi 30 persone accolte, e quelle che in futuro potremo fare anche in quel Paese quando il conflitto avrà fine. Accolgo positivamente le sottolineature dei consiglieri di minoranza, in particolare rispetto all’importanza di rilanciare l’istituto del gemellaggio che, negli anni, per assenza di risorse ed essendo venuti un po’ meno gli specifici finanziamenti, ne ha risentito. Speriamo che le iniziative dell’Ue per rilanciare l’economia dei diversi membri e la vicenda bellica che ci auguriamo possa avere presto una conclusione, rendano possibile instaurare un legame proficuo con questo Comune e con gli altri due con i quali siamo gemellati".