Scade il permesso, giostrai allontanati. "Chiedevo solo più di tempo, sono malato"
Multe e ultimatum per lo sgombero. La sindaca spiega: "Non è un'eccezione, ormai è la regola e crea un precedente".
Giostrai allontanati nonostante un problema di salute che ha impedito di trovare un'altra piazzola di sosta prima che il permesso concesso dal Comune di Cologno al Serio scadesse. "Ci aspettavamo un po' più di umanità, invece ci hanno messo sulla strada", ha detto la famiglia Suffer.
Giostrai allontanati, l'amarezza dei giostrai Suffer
Una famiglia di giostrai bergamaschi se n'è andata venerdì 20 gennaio, dal parcheggio del mercato. Con il loro caravan si spostano nella zona, portando i gonfiabili che fanno impazzire i bambini alle sagre. Stavano in sosta lì da qualche mese, in regola. I guai sono cominciati quando il titolare ha accusato problemi di salute ed è finito in ospedale poi, quando è uscito, ha avuto il Covid che lo ha bloccato per un mese. La moglie, occupata in un negozio di Urgnano non ha la patente e, tra il lavoro e il marito malato, non è riuscita a trovare una nuova piazzola prima che scadesse il permesso, il 15 gennaio. Con il solo luna park infatti, Davide Suffer non ce la fa a sbarcare il lunario e così si muove nell'arco di 20-25 km in modo da consentire alla moglie di lavorare, accompagnandola con la sua auto.
Multe e ultimatum, poi lo sgombero
Scaduto il permesso di sosta, la Polizia locale ha proceduto con le sanzioni per parcheggio abusivo e ha chiesto alla famiglia di lasciare l'area tassativamente entro venerdì.
"Gli agenti hanno fatto il loro lavoro - ha affermato Antony - i miei hanno chiesto un incontro con l'Amministrazione comunale giovedì mattina per ottenere qualche giorno in più di tempo e non finire sulla strada senza luce ed acqua: siamo a gennaio e mio padre è convalescente... E poi i farmaci che deve prendere devono rimanere in frigo. Purtroppo però sono stati inflessibili. Si parlava di giorni, non di mesi: il caravan è lungo 13 metri e in più c'è il camion, non possono sostare sulla strada, devono per forza fermarsi in un'area di sosta".
Accoglienza a Urgnano
Fatti armi e bagagli la coppia di giostrai ha lasciato Cologno alla volta di Urgnano, dove è riuscita a trovare asilo.
"Mia madre era disperata - ha riferito Antony - ha contattato direttamente il sindaco di Urgnano che ha concesso la sosta. Tuttavia ci vuole del tempo per avere acqua e corrente elettrica".
"Ho chiesto l'allaccio oggi ma ci vorranno 7-8 giorni - ha detto sconsolato Davide - ecco, il tempo che avevo chiesto in più sarebbe servito a questo, ora staremo al freddo. Non mi sento bene, forse finirò ancora in ospedale".
La sindaca replica: "Ogni anno è la stessa storia"
La prima cittadina Chiara Drago respinge in toto le accuse al mittente perché, dice, questa non è un'eccezione ma la regola.
"Ogni anno è sempre la stessa storia - ha detto - I Suffer sono brave persone, non hanno mai creato problemi, ma da quando sono lì abbiamo avuto diverse famiglie di zingari che hanno cercato di stazionare come loro al mercato. Devono trovare un'area dove stare, non è possibile che vengano a svernare ogni anno a Cologno con la scusa delle giostre a ottobre, che quest'anno non hanno nemmeno montato. Sono dispiaciuta per le condizioni di salute del signor Suffer, a cui auguro di rimettersi quanto prima, tuttavia il piazzale del mercato non è un’area adibita a stazionamento di roulotte e camper e non è un campo nomadi".
"La scadenza era a novembre, proroga già concessa"
"Eravamo stati molto chiari sul termine di scadenza dell’autorizzazione: non oltre l’inizio di novembre - ha picchiato duro Drago - Hanno avuto più di due mesi e le modalità per organizzarsi anche in condizioni di salute non ottimali ci sono, come dimostra il fatto che soltanto quando abbiamo fatto intervenire Polizia locale e Ufficio tecnico hanno trovato la soluzione spostandosi in un altro Comune. Trovo davvero triste che ora venga montata una polemica dalla famiglia, che ci accusa di scarsa sensibilità, quando per anni abbiamo accettato le scuse più disparate concedendo proroghe che di volta in volta non sono state rispettate. Pagare l’occupazione di suolo non equivale ad avere diritto di stazionare nell’area, altrimenti il piazzale del mercato sarebbe un campeggio o un campo nomadi, ma tale non è. Le autorizzazioni d’ora in avanti saranno sempre soltanto strettamente collegate al periodo di stazionamento delle giostre sul territorio, senza ulteriori proroghe, come da normativa e come avrebbe dovuto essere se la famiglia si fosse comportata correttamente con il Comune".