Quando Mondonico raccontava ai bambini di Calvenzano: "Il migliore? Gianluca Vialli"
Nel 2015 il "Mondo" ricordava con i Pulcini del Calvenzano gli esordi da allenatore, quando sul campo dirigeva un giovanissimo Gianluca Vialli alla Cremonese
Due destini che si intrecciano, due geni del calcio che si incrociano nella sonnolenta pianura padana e che poi brillano insieme per anni, prima di spegnersi entrambi troppo presto, contro la malattia. È morto questa mattina, giorno dell'Epifania, Gianluca Vialli. E mentre il mondo del calcio piange il campione mancato a Londra a 58 anni per un tumore al pancreas, chi segue il calcio locale non può non pensare, insieme, ad un altro grande del pallone italiano: Emiliano Mondonico, anche lui nato sullo stesso fazzoletto di pianura, a Rivolta d'Adda (Cremona) qualche anno prima e mancato nel 2018 a 71 anni, anche lui per un tumore.
Mondonico e Gianluca Vialli insieme alla Cremonese
I due si erano incrociati sul campo in più occasioni, a Cremona, agli "inizi" di entrambi: come giocatore Vialli, e come allenatore il "Mondo". La carriera di Mondonico come mister iniziò infatti negli anni Ottanta con la Cremonese, prima di arrivare a Como e poi nel 1987 all'Atalanta. Di più: fu proprio con Mondonico che la Cremonese tornò, anche se per poco, in serie A, dopo 54 stagioni. Dopo una carriera vorticosa, poi, proprio alla Cremonese e all'Albino-Leffe il "Mondo" trascorso negli ultimi anni da allenatore.
Vialli, nella Cremonese giocò nelle giovanili, tra il 1978 e il 1981, e poi fino al 1984, prima di sbarcare alla Sampdoria.
Li univa un filo affettivo, oltre che geografico
Se c'è quindi un filo geografico, e biografico, a legare i due, ce n'è anche uno affettivo, che lo stesso Mondonico raccontò ormai sette anni fa, tre anni prima di morire, a Calvenzano. Era un martedì sera di dicembre al campo di via dei Tigli, anno 2015. La festa di Natale della Scuola calcio e per i Pulcini della Calvenzanese. Mondonico era l'ospite d'eccezione della serata. Prima di incontrare i piccoli giocatori della Bassa per lo scambio di auguri, volle soffermarsi a lungo a bordo campo, per assistere agli allenamenti. Poi rispose alle domande dei bambini, parlando anche di Gianluca Vialli, che proprio in quei mesi cominciava a lottare contro la malattia che l'avrebbe poi ucciso.
"Tutte le sere veniva al campo ad allenarsi, sin da piccolo, come voi"
"Chi è il miglior giocatore che hai allenato?" gli chiese un giocatore della Scuola calcio, tra le mille domande a raffica che i bambini gli posero in quel pomeriggio.
"Gianluca Vialli - rispose convinto il mister, rivolto ai bambini - che voi di certo non conoscete... ma è stato un grande attaccante, un campione. Sapete perché? Veniva da una famiglia ricca ma tutte le sere veniva al campo ad allenarsi, sin da piccolo come voi, e con impegno è diventato un grande calciatore".
"Giocava tanto alla playstation, Vialli?" interruppe allora il presidente Giacomo Gusmini, guardando i suoi piccoli calciatori con fare pedagogico.
"No di certo - rispose Mondonico - Non esisteva neanche quando era giovane come voi".
Una lezione che probabilmente parecchi di quei giovani calciatori, in queste ore, leggendo della scomparsa di Gianluca Vialli, avranno ricordato.
Addio a Gianluca Vialli
L'ex calciatore di Sampdoria e Juventus, la scorsa settimana, aveva deciso di sospendere tutti i suoi impegni con la Nazionale per continuare a curare il suo tumore al pancreas. Le sue condizioni di salute però erano parecchio gravi, motivo per il quale è stato reso necessario il ricovero nell'ospedale di Londra dove era stato precedentemente trattato il suo cancro. Anche i familiari, a partire dalla mamma 87enne, si erano recati nella capitale inglese per stargli vicino, probabilmente temendo che presto sarebbe arrivata la tragica notizia, che è giunta nella mattinata di venerdì 6 gennaio 2023. Nativo di Cremona, Vialli ha legato la sua carriera alle maglie di Cremonese, Sampdoria e Juventus, chiudendo poi al Chelsea, uno dei primi italiani a emigrare in Premier League. Proprio mercoledì si sono affrontate Cremonese e Juve, e sugli spalti era comparso un commovente striscione che recitava "Luca Vialli segna per noi". Proprio nella sua Cremona, con la maglia della Juventus, aveva segnato uno splendido gol in rovesciata, rimasto negli occhi dei tantissimi appassionati di calcio.
Nella foto in alto (da Wikipedia): Gianluca Vialli ed Emiliano Mondonico nei primi anni Ottanta