Roberto Berta di Eurocalor e Abm System: «Gasolio? Siamo sempre sulle montagne... russe»
Le due aziende hanno sede ad Azzano. Una si occupa della vendita di carburanti, l’altra di impianti di riscaldamento e aria condizionata
di Marta Belotti
«Da anni ci dicono che chiuderemo, che non venderemo più, che il nostro settore sta per scomparire. Eppure, noi continuiamo a funzionare e, dopo il Covid, abbiamo avuto anche una crescita». Sono queste le parole di Roberto Berta, socio di due aziende, la Eurocalor e l’Abm System con sede ad Azzano San Paolo.
La prima attività consiste nella rivendita di carburanti, gasolio e benzina sul mercato della grossa distribuzione ed è attiva come marchio da più di cinquant’anni, mentre la seconda si occupa della vendita di impianti di riscaldamento e di aria condizionata. I suoi principali clienti in questo caso sono gli enti pubblici, tra i quali il comune di Bergamo e la Provincia (e di conseguenza anche le scuole superiori del territorio).
Sono entrambi due settori molto caldi e discussi, nell’occhio del ciclone della tempesta di cambiamenti di questi ultimi anni, se non mesi, con l’arrivo della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi. Riuscire a districarsi e capire quale futuro avranno il gasolio e la benzina non è facile. E neanche chi, come Roberto Berta, guarda tali settori dall’interno da molti anni riesce a prevedere la direzione nella quale sta andando il futuro.
«Attualmente, la confusione è generale e completa. Quello che so per certo è che il prezzo del metano è schizzato alle stelle e così anche quello dell’energia elettrica. Prima del Covid, si parlava tanto di decrescita, di fine della benzina e del gasolio, eppure ora noi stiamo registrando un aumento. Mezzi agricoli e grandi aziende che usano il gasolio ci sono sempre e così, anche se ormai sono pochissimi, restano anche alcuni privati».