Cimitero per animali, arriva l'ok del Consiglio regionale lombardo
Nel 2018 un progetto era stato presentato a Cologno da Antonio Servidio, titolare dell'impresa funebre "La Bergamasca".
E' arrivato, oggi, l'ok di Regione Lombardia alla creazione dei cimiteri per gli animali. La proposta di legge è stata approvata all'unanimità e prevede anche le realizzazioni di forni crematori ad hoc. Si torna, quindi, a parlare di un tema tanto caro agli italiani, che nella Bassa aveva portato anche alla presentazione di un vero e proprio progetto - che si sarebbe potuto realizzare a Stezzano o alle ex piscine di Cologno - ma che non aveva mai ricevuto le autorizzazioni.
Sì ai cimiteri per gli animali
Garantire norme igienico sanitarie e urbanistiche uniformi e servizi per i cittadini che intendono dare sepoltura ai propri animali d’affezione. Sono queste le principali finalità della legge approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea lombarda. Il provvedimento, di cui Claudia Carzeri (FI) è relatrice e promotrice insieme a consiglieri di diversi gruppi di maggioranza e del gruppo Misto, disciplina la realizzazione, localizzazione e gestione dei cimiteri per animali d'affezione, stabilendo una normativa uniforme e completa circa la realizzazione di tali aree e salvaguardano le tutele di igiene pubblica e le norme ambientali.
“La mia proposta – ha spiegato Claudia Carzeri - nasce dal fatto che, nelle case italiane, la presenza di animali d’affezione è sempre maggiore: pensiamo, infatti, che circa il 39% degli italiani, una cifra pari a oltre 20 milioni di persone, possiede almeno un cane o un gatto in famiglia. Inoltre, come la pandemia ha dimostrato, gli animali domestici rivestono spesso un ruolo essenziale anche nella cura di disturbi specifici: pensiamo, infatti, alla pet therapy, ormai sempre più diffusa e che tocca ambiti sempre maggiori. Gli animali d’affezione sono, quindi, veri e propri membri della famiglia e, in quanto tali, meritano di avere un luogo decoroso nel quale commemorare la loro scomparsa. Una società civilmente evoluta, infatti, non può non favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali non solo durante la loro vita, ma anche dopo la loro dipartita”.
Previsti anche i forni crematori
La legge regola, in maniera chiara e completa, sia la localizzazione dei cimiteri sia la loro gestione, normando il trasporto delle spoglie e il loro seppellimento. Sono previste anche sanzioni per violazioni delle norme di registrazione e per autodichiarazioni non veritiere. Nei cimiteri per animali da compagnia si potranno sia deporre le urne cinerarie sia inumare le carcasse, posando anche cippi e targhe funerarie.
La costruzione e l’ampliamento dei cimiteri per animali da compagnia sono soggetti al rilascio dei necessari titoli edilizi da parte del Comune competente per territorio, che si avvale dell’Agenzia di Tutela della Salute per la verifica degli aspetti igienico sanitari e potranno essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da soggetti privati.
Prevista infine la realizzazione di crematori, anche all’esterno dei cimiteri, previa autorizzazione del Comune nell’ambito della pianificazione urbanistica, in conformità alle norme regionali, anche quelle recenti di rigenerazione urbana.
Le urne "bio" e la sepoltura dei "senza famiglia"
Approvati, oggi, anche due ordini del giorno, rispettivamente a firma di Carlo Borghetti (PD) e di Luigi Piccirillo (Gruppo Misto): il primo documento impegna la Giunta regionale a prevedere, nel regolamento di attuazione, la possibilità di utilizzo di urne funerarie biodegradabili e la realizzazione di cimiteri verdi alberati. Il secondo documento, invita la Giunta regionale a valutare di prevedere la realizzazione di un cimitero per animali d’affezione in prossimità delle strutture adibite al loro ricovero, nonché la gratuità dei servizi offerti per la sepoltura di animali provenienti dalle strutture medesime “senza famiglia” o adottati.
Il progetto naufragato nel 2018
Dei cimiteri per gli animali d'affezione tuttavia se n'era già parlato anni fa. Era il 2018 quando un imprenditore residente a Urgnano, Antonio Servidio, titolare delle onoranze funebri "La Bergamasca", aveva tentato di aprire un cimitero per animali a Stezzano. Impresa che Servidio aveva già portato a termine nella sua terra d'origine, in Piemonte. Nel lontano 2001 a Piobese Torinese l'impresario aveva aperto il suo "Parco degli animali", che in più di 15 anni di attività ha ospitato le salme di oltre 1500 tra cani, gatti, criceti, tartarughe, pesci rossi, conigli e uccelli. E anche un cavallo. Con tanto di funerale. Il luogo prescelto nella nostra provincia era Stezzano, dove però l'imprenditore non era riuscito a far spostare la destinazione d'uso del terreno di sua proprietà.
Così la discussione si era spostata a Cologno al Serio. Qui Servidio, aveva avanzato la proposta di realizzare il cimitero per gli animali all'interno delle ex piscine.
Un cimitero per animali alle piscine di Cologno
"Il parco degli animali della Bergamasca", sarebbe stato questo il nome del cimitero per animali che il titolare dell'impresa funebre avrebbe voluto realizzare al posto del centro natatorio. Seimila metri quadrati di area interessata e sei mesi per realizzarla (parcheggi compresi): questo era il progetto presentato agli uffici comunali che, però, aveva ricevuto il parere negativo dell'Amministrazione comunale.
Il bando di interesse per la valorizzazione e riqualificazione del centro natatorio aveva, infatti, come obiettivo quello di riqualificare l’area garantendo non solo l’interesse pubblico, ma anche il mantenimento di un polo a vocazione sportivo/ricreativa/sanitaria.
"È evidente che la realizzazione di un cimitero per animali d’affezione, con forno crematorio, pur essendo una iniziativa interessante, non consente il raggiungimento di questa finalità e non ha compatibilità urbanistica con l’attuale destinazione d’uso dell’area", aveva commentato allora l'Amministrazione comunale.