Elezioni, la senatrice Pirovano: "Nella Lega c'è da fare un'analisi di cosa non ha funzionato"
Sindaco di Misano da 13 anni, Daisy Pirovano torna in Senato e sul Governo che nascerà dice: "La scelta dei ministri dovrà cadere non tanto sull’appartenenza a questo o quel partito, ma sulle competenze".
Tra le file della Lega la senatrice Pirovano, sindaco di Misano dal 2009, è stata confermata in Parlamento nel collegio uninominale di Bergamo per il Senato. Al Giornale di Treviglio ha raccontato le sue impressioni circa il voto e il calo di consensi del suo partito. E sul Governo che verrà non ha dubbi: "Dovrà muoversi in modo concreto e in fretta per gestire le emergenze".
La senatrice Pirovano rieletta in Parlamento
Tra i tre bergamaschi della Lega eletti in Parlamento c'è un sindaco che da 13 anni amministra un piccolo paese di poco meno di tremila anime, Misano di Gera d'Adda, e che torna a sedere in Senato dopo l'esperienza fatta negli ultimi quattro anni. Daisy Pirovano, 44 anni, è stata riconfermata nel collegio uninominale di Bergamo dove la coalizione di centrodestra ha ottenuto 218.569 voti (il 55,24%).
Lei, dopo una nottata ai seggi elettorali di Misano, ha affidato la sua gioia per la rielezione ad un lungo post su Facebook pubblicato martedì, nel quale ha analizzato i numeri del voto anche nel suo piccolo Comune. Qui la Lega ha ottenuto 770 voti, pari a circa il 26%, contro una media provinciale del 17% "Una percentuale incredibile che mi ha riempito il cuore di gioia! - scrive -. Perché fra questi 770 voti ci sono anche i miei e soprattutto quelli per la mia squadra comunale leghista con cui amministro Misano da più di 13 anni. Fra questi 770 voti ci sono le pacche sulla spalla di una signora anziana che mi saluta uscendo dai seggi dopo aver votato. Ci sono i “lo sai che non sono leghista ma al Senato voto te!”. C’è il sorriso del vicino di casa e della ragazzina che hai conosciuto da piccola durante i progetti comunali del sabato pomeriggio e che vota per la prima volta. In questi 770 voti c’è la gente che mi conosce davvero e che ha scelto di darmi fiducia perché sa chi sono, nel bene e nel male, e non mi conosce solo per un articolo di giornale o da un post su Fb. In questi 770 voti c’è un mare d’amore, di cose vere, di profumo di minestra e di campi appena concimati".
Lega e crisi di consensi: "Va fatta un'analisi di cosa non ha funzionato"
La senatrice risponde al telefono, mentre dalla finestra di casa tiene d’occhio i lavori di manutenzione ai pali della luce comunali. "Il risultato della Lega, a livello nazionale, non è quello che ci aspettavamo - ammette -. C’è da fare un’analisi di ciò che non ha funzionato e da lì ripartire. A Bergamo è già stato convocato per il 20 novembre il congresso provinciale. Sarà il luogo per parlare e confrontarci con i militanti e con la nostra base. A Bergamo per via della pandemia non ci sono stati momenti di confronto, da quelli di svago a quelli più ufficiali, e questo sicuramente ci ha penalizzato perché la Lega si regge sui militanti e sulle sezioni che sul territorio si sono dati da fare per queste elezioni".
La Lega farà parte di un governo di coalizione in un centrodestra dove sono cambiati gli equilibri, per via del risultato del voto. "Abbiamo un programma condiviso e, nel breve periodo, i riscontri da dare alle famiglie e alle attività li conosciamo: sono quelli economici legati ai costi dell’energia che è il problema più sentito dalla casalinga, dal commerciante come dall'imprenditore. Da qui si dovrà partire con un governo che alla Camera come al Senato può contare su una larga maggioranza. Fratelli d’Italia ha fatto una buona opposizione in un momento complicato come quello degli ultimi anni, tra pandemia e crisi economica conseguente, poi peggiorato dalla guerra e da un’altra crisi economica. La Lega ha scelto, invece, di fare un accordo di unità nazionale, evitando delle pericolose derive se non fossimo stati in maggioranza. Ora, però, c’è da lavorare insieme per il bene del paese".
Partiti già al lavoro per la "squadra" di Governo
Giovedì il segretario Matteo Salvini ha convocato a Roma gli eletti della Lega per un primo incontro. La coalizione di centrodestra, intanto, è già al lavoro per formare la squadra di governo da presentare al Presidente della Repubblica. "La scelta dei ministri, secondo me, dovrà cadere non tanto sull’appartenenza a questo o quel partito, ma sulle competenze - il pensiero di Daisy Pirovano -. Non ci sono i tempi tecnici per fare la “gavetta” in quanto il nuovo governo dovrà muoversi in modo concreto e in fretta per gestire le emergenze". La 44enne senatrice ha chiaro il suo compito a Roma. "In questi giorni ho incontrato diversi sindaci ed esponenti di associazioni del territorio perché è prioritario restare in contatto e fare, da eletti in Parlamento, da filo diretto con le Istituzioni. Negli ultimi quattro anni ho lavorato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Non ho idea di come saranno composte adesso, con il taglio dei parlamentari, perché sicuramente ci sarà una riduzione nei componenti e un cambiamento nei ruoli".
"Sono felicissima che in Senato, tra gli eletti della Lega, ci sia ancora Roberto Calderoli perché è un grande esperto della nostra Costituzione. Insieme ci sarà un grande lavoro da fare - ha concluso la senatrice -. Ovviamente, a livello umano, un po’ di tristezza c’è nel non ritrovare tante persone e tanti amici con cui abbiamo lavorato benissimo e sono stati, anche per me, dei punti di riferimento".