Cresce il disagio a Treviglio: "bruciato" in pochi mesi il Fondo di solidarietà comunale
In occasione del rinnovo della convenzione tra Comune e Fondazione, che erogano pariteticamente i fondi per le famiglie fragili, sono stati stanziati altri 42mila euro per tre anni.
Il Fondo di solidarietà comunale di Treviglio, rinnovato da Comune e Fondazione Bcc
Il «tandem» costituito dalla Fondazione controllata dalla Cassa rurale cittadina e dall’Amministrazione prevede l’erogazione diretta di assegni alle famiglie in comprovata povertà, su segnalazione dei Servizi sociali. Un meccanismo particolarmente snello, ha sottolineato martedì l’assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina, che fa del «modello Treviglio» uno dei più efficienti per il contrasto del disagio: istituito nel 2007, finora ha distribuito 254 mila euro a circa 900 famiglie. Ma in occasione del rinnovo della convenzione con la Fondazione, è stato necessario un ritocco, causato dai chiari di luna di questo strano 2022, flagellato dal colpo di coda della pandemia e dalla crisi energetica.
In otto mesi erogati 15mila euro
Nei primi 8 mesi del 2022 sono stati infatti già erogati 51 contributi per circa 15 mila euro, e in occasione del rinnovo della convenzione Comune e Fondazione hanno stabilito di rifinanziarlo con ulteriori 7mila euro annui per le annualità 2022-2024. In totale, altri 42mila euro.
Aumentato l'assegno: conseguenza dell'inflazione
Come conseguenza dell’inflazione, il valore massimo dell’assegno una-tantum erogato ad ogni famiglia è inoltre stato portato da 350 a 400 euro. Servirà, su segnalazione dei Servizi, per far fronte a spese di vitto, alloggio, utenze domestiche a rischio di distacco.
«La Fondazione Cassa Rurale si è impegnata ad agire sul territorio promuovendo iniziative di solidarietà ed emergenza al fianco dell'Amministrazione Comunale con aiuti concreti e tempestivi nel momento del bisogno: ringrazio il presidente Franco Riz e tutto il Cda che attraverso questo rinnovato impegno ci aiutano a intervenire rapidamente a supporto delle situazioni più disagiate» ha spiegato il sindaco Juri Imeri.
Uno strumento flessibile
«Certe situazioni che si stanno presentando negli ultimi tempi al Servizio Sociale comportano il degrado della persona e sono causate dall’aumento della povertà e postulano un intervento da parte dei Servizi Sociali urgente e indifferibile – aggiunge Prandina - Ciò spesso non è possibile per una farraginosa e lunga burocrazia degli Enti locali. Ringrazio la Fondazione Cassa Rurale che attraverso un accordo pubblico-privato permetterà a determinate e verificate condizioni di rispondere alle richieste di emergenza socio-economica delle persone fragili, snellendo così le procedure».
«Il successo dello strumento è dovuto anche alla agilità nel suo utilizzo – commenta Franco Riz, presidente della Fondazione - Dopo la valutazione delle richieste da parte delle assistenti sociale , che ringrazio di cuore per il prezioso lavoro svolto, il contributo diventa subito erogabile con la presentazione agli sportelli della Cassa Rurale del titolo».