Una logistica di 70mila metri quadrati all'ex Maggiolina: Morengo contro tutti
Dopo il primo incontro nell'ambito della Vas gli amministratori circostanti sono tutti uniti contro Morengo, ma Signorelli rilancia.
Da un lato i sindaci di Cologno, Urgnano, Zanica e Romano, dall'altro Amilcare Signorelli, sindaco di Morengo. Al via la partita per la variante al Pgt che porterebbe una logistica da 71mila mq nell'area dell'ex Maggiolina.
Il progetto
Il progetto, già reso noto da tempo, riguarda la realizzazione di un polo logistico ad opera di un general contractor che ha già acquisito l'area in questione, ampia ben 160mila mq. Di questi, già 55mila sono previsti dal Pgt per ospitare un polo produttivo o a uso logistico, mentre l'operatore chiede di poter usufruire di un ampliamento sino a 71mila mq. Per farlo, è stata avviata la procedura Vas (Variante Ambientale Strategica), che vede coinvolti nel dialogo attorno all'operazione tutti gli attori e gli enti del territorio. La prima riunione, svoltasi lo scorso 24 agosto, non è andata però come il Comune di Morengo avrebbe sperato.
Tutti critici: nessuno (a parte Morengo) vuole la logistica
Diversi sindaci hanno infatti esposto le proprie criticità in merito all'intervento, dichiarandosi preoccupati per le ricadute che l'insediamento logistico potrebbe avere su diversi livelli: dal traffico veicolare all'arrivo sul territorio dei lavoratori (il polo, secondo le prime cifre rese note, potrebbe dare lavoro sino a 200 persone), passando per impatto ambientale e ricadute più o meno dirette sui Comuni circostanti. Sono stati questi - in estrema sintesi - gli argomenti avanzati dagli amministratori, con Romano e Cologno in prima linea contro l'operazione. Lo stesso sindaco romanese Sebastian Nicoli ha dichiarato che qualora la logistica trovasse realizzazione, il suo Comune ritirerà la convenzione per il servizio di Polizia locale con Morengo.
Morengo si difende e rilancia la posta
Non è stato certo a sentire senza replicare il sindaco di Morengo Amilcare Signorelli (in foto), che in una recente intervista rilasciata alla nostra testata ha avvisato i colleghi sindaci che l'hub logistico verrà realizzato - senza troppi giri di parole - con o senza la loro approvazione. Come fatto notare dal primo cittadino, infatti, se il general contractor lo volesse potrebbe far partire nell'arco di un paio di settimane i lavori per realizzare un polo da 55mila metri quadrati anziché i 71mila attualmente richiesti, e ampliarlo successivamente tramite le normative previste dalla legge. "Meglio trattare adesso e trovare un'intesa strategica che lasciare che l'operatore agisca per il proprio interesse senza aver più voce in capitolo" ha ribadito Signorelli, che ha posto l'accento sulla serietà e la trasparenza del general contractor in questione. Con lui anche il capogruppo di minoranza leghista Cristian Locatelli, che ha contrattaccato al "ricatto" romanese. "Se dobbiamo sottostare a minacce di così basso livello, invito piuttosto l'Amministrazione a recedere per prima la convenzione per il servizio di Polizia locale con Romano. I Comuni vicini, che ora vengono a pontificare a noi, per vent'anni hanno costruito capannoni e cementificato, e gli effetti di ciò son ricaduti sempre su Morengo. Basta subire, ora che abbiamo un'occasione di sviluppo, cogliamola".
Puoi leggere il servizio completo e le dichiarazioni di tutte le parti in causa sul Giornale di Treviglio e RomanoWeek in edicola questa settimana.