Bariano

La viabilità è come un gioco dei birilli

Non si placano le polemiche dopo un mese e mezzo della riqualificazione della centralissima piazza Papa Giovanni XXIII a Bariano.

La viabilità è come un gioco dei birilli
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Non si placano le polemiche dopo un mese e mezzo della riqualificazione della centralissima piazza Papa Giovanni XXIII a Bariano.

Nuova piazza

Dopo la fine dei lavori sono stati diversi gli incidenti che hanno causato l'abbattimento dei paletti divisori tra la piazza e via Umberto I e via Roma. Incidenti che hanno spinto il gruppo di minoranza «Futuro e Tradizione», guidato da Marino Lamera, a esprimere, attraverso un comunicato stampa, tutta la propria contrarietà alle opere pubbliche realizzate dall’Amministrazione comunale del sindaco Andrea Rota. «Dovevamo capirlo già dalle prime battute che queste opere erano all’avanguardia - recita il comunicato - Con l’inizio dei lavori si è visto: l’installazione di un dispositivo di segnalazione di ultima generazione (ben visibile provenendo da Mozzanica necessario per delimitare la ex piazza), realizzato con un ferro per cemento armato avvolto in un maglione rosso intriso d’olio. L’installazione di bagni chimici previsti nei piani di sicurezza, probabilmente anche pagati, mai visti. Un deleterio taglio di alberi, colpevoli di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato e avere radici che cercano spazio in superficie per respirare».

La sicurezza stradale

«Soprattutto, degni di essere chiamati progetti da “archistar”, sono state in particolare due iniziative - continua il comunicato - di creare un punto ristoro con un cassone (frigorifero) posto in bella vista all’ingresso del centro storico e di far divertire le persone con il gioco dei birilli, cioè l’abbattimento dei paletti posti a bordo strada. Se sulla prima iniziativa si può ironizzare, anche non troppo, con la seconda non è proprio consentito. Hanno messo in sicurezza la via, almeno questo è il titolo e l’intenzione del progetto, installando dei paletti in ferro a ridosso della sede stradale. L’esito prevedibile è stato che, a breve dal loro posizionamento, a causa della pericolosa collocazione alla stregua di birilli, tali manufatti sono stati urtati da incolpevoli autovetture. Alcuni paletti di via Umberto I sono stati rimossi, così come quello all’ingresso di Via Roma, più volte abbattuto. E viene spontaneo dire “colpito, affondato e adesso depositato in magazzino”».

Critiche alla viabilità

«Si è creata confusione sulla viabilità, con automobili parcheggiate davanti agli ingressi dei locali o posizionate contromano. E ancora, mentre scriviamo, manca la segnaletica stradale e, nonostante i lavori ultimati, i nastri segnaletici delimitano la zona e non consentono l’utilizzo dei parcheggi e del marciapiede - conclude il comunicato - Per quale motivo la piazza non è ancora utilizzabile? Forse sono in corso riflessioni su interventi atti a migliorare l’estetica dei parcheggi con fioriere, panchine, o altro? In effetti ora il biglietto da visita di Bariano è un deserto molto caldo e soleggiato. Come avevamo già detto i progetti non rispettano le norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche (es. distanze tra “frigorifero” e paletti, limitazione della fruizione dei parcheggi per diversamente abili solo all’autista o solo al passeggero, forse troppo difficile pensare di renderli disponibili in entrambi i lati). Nel tempo, a Bariano, si potrà ricordare che quando correva l’anno 2022 sono stati realizzati parcheggi e strade dove era possibile “rifocillarsi e divertirsi” mettendo in “insicurezza” pedoni e automobilisti. Ricordiamo che per realizzare questi “capolavori ” è stato speso, o forse meglio, sprecato circa 120mila euro di denaro pubblico. Complimenti all’Amministrazione per la “Visione Futuristica” di Bariano».

 

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