Fusti abbandonati nelle campagne, quattro episodi in pochi mesi
Hanno una capienza di mille litri e contengono oli esausti. Qualcuno ha preso la campagna per una discarica a cielo aperto. Sono in corso le indagini delle forze dell'ordine.
Quattro episodi in pochi mesi, non si placa la piaga dei fusti abbandonati nelle campagne di Arzago. Gli ultimi ritrovamenti venerdì della scorsa settimana in località Cascina Ravaglia. Il sindaco Ugo Rivabene lancia un appello ai cittadini: "Segnalate alla Polizia locale o agli amministratori comunali movimenti sospetti". In corso le indagini per risalire all'autore o agli autori.
Fusti abbandonati in campagna, la piaga prosegue
Non si placa la piaga dei rifiuti abbandonati nella campagna di Arzago. E, a quanto pare, qualcuno l’ha scambiata per una discarica a cielo aperto visti i quattro episodi in pochi mesi, da fine marzo alla scorsa settimana, che si sono verificati e che hanno messo in allarme, ancora di più gli amministratori comunali. Si tratta dell’abbandono di grossi fusti di oli esausti - della capienza di circa mille litri - che sono stati ritrovati lungo le strade poderali del territorio comunale. Il primo episodio risale a fine marzo scorso quando, nelle campagne lungo la via Vailate, di prima mattina un agricoltore ha rinvenuto cinque di questi maxi bidoni abbandonati, nottetempo, lungo una stradina laterale della via Vailate quasi al confine con il vicino Comune cremasco. Da quel ritrovamento sono scattate le indagini della Polizia locale, in contatto anche con i colleghi di Caravaggio, altro territorio sul quale erano stati ritrovati fusti simili ed era partita una segnalazione anche alla procura. Il territorio di Arzago nei mesi successivi è stato però teatro di altri abbandoni.
L'appello del sindaco di Arzago
"Altri tre fusti di oli esausti li avevamo ritrovati nelle campagne tra Arzago e Agnadello - ha spiegato, preoccupato, il sindaco Ugo Rivabene - mentre più recentemente due episodi di abbandono, uno di due fusti e uno di tre, sono avvenuti nella campagna vicino alla Cascina Ravaglia. L’ultimo è stato venerdì scorso ed è avvenuto in pieno giorno. L’agricoltore che li ha rinvenuti, infatti, era passato lungo quella strada alle 12.30 e non c’era nulla, mentre un’ora più tardi ha ritrovato i tre grossi fusti e sotto schiacciati altri rifiuti. Qualcuno sembra aver trovato il modo di smaltire in modo irregolare questo tipo di rifiuti e ha preso le nostre campagne per una discarica a cielo aperto".
Nessuno, sinora, è riuscito a risalire all’autore o agli autori di questo genere di abbandoni e anche l’utilizzo delle fototrappole non ha dato risultati. D’altronde, il centro abitato di Arzago è circondato dalla campagne e risulta impossibile presidiare tutte le zone "sensibili" a questa piaga. "Questo poi è il momento che il mais è alto nei terreni coltivati e forma una sorta di barriera visiva - ha proseguito il primo cittadino di Arzago -. Ho fatto appello ai nostri cittadini, chiedendo loro di segnalare alla Polizia locale o agli uffici comunali eventuali movimenti sospetti. Intanto le indagini proseguono, attraverso la visione delle immagini delle telecamere del circuito comunale di videosorveglianza per provare a individuare veicoli sospetti che trasportano simili fusti. Ci siamo messi in contatto anche con il Nucleo ambientale dell’Arma dei carabinieri perché vogliamo andare a fondo a questa vicenda e capire chi è l’autore o gli autori di questi sversamenti o, può anche essere, per conto di chi lo fanno".