Siccità, il laghetto che finora ha salvato Treviglio scende di 20 centimetri al giorno
Il bacino del Consorzio finora ha "salvato" - più o meno - la Geradadda dal peggio della siccità, ma sta soffrendo in modo importante.
Se i meteorologi avranno ragione, settimana prossima nel Nord Italia e anche a Treviglio si rischia di battere il record assoluto di caldo degli ultimi anni.
Oggi il vertice a Milano sulla siccità
La pianura sembra essersi trasformata in un micidiale forno a cielo aperto e a pagare il prezzo più alto sono gli agricoltori. «Le produzioni saranno sicuramente minori, quest'anno, anche nei territori in cui bene o male si è riusciti ad irrigare un po' - ha spiegato il presidente del Consorzio di Bonifica della Media pianura bergamasca Franco Gatti - Ora la preoccupazione è soprattutto per il bacino del Brembo: mentre per Adda e Serio i rilasci di acqua da parte del settore idroelettrico, nelle valli, proseguiranno per altre settimane, sul Brembo non sappiamo cosa succederà». E dal momento che - fin dal Trecento - le rogge trevigliesi si alimentano proprio dalle bocche del Brembo, diventerà sempre più strategico nelle prossime settimane l’invaso della Moschetta di Pontirolo: un grande lago ricavato da due ex cave, e realizzato dallo stesso Consorzio di Bonifica proprio per affrontare periodi di prolungata siccità come quelli cui ci sta abituando il surriscaldamento globale.
Intanto, oggi pomeriggio giovedì 14 luglio i vertici dei consorzi irrigui lombardi interverranno oggi in Commissione Agricoltura, riunita per l’occasione insieme alla Commissione Speciale Montagna, per discutere sulle possibili ulteriori misure da assumere per far fronte all’aggravarsi dell’emergenza idrica e della siccità. Unitamente ai rappresentanti di ANBI Lombardia (Associazione Nazionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti Fondiari), interverranno i rappresentanti del Consorzio dell’Oglio, del Consorzio dell’Adda, del Consorzio del Ticino, dell’Associazione Irrigazione Est Sesia, del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, del Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda-Serio, del Naviglio Civico di Cremona e del Consorzio di bonifica Navarolo. La seduta della Commissione, presieduta da Ruggero Invernizzi (Forza Italia), era convocata per le 14 al 3° piano di Palazzo Pirelli in sala "Fallaci".
La riserva idrica della Bassa: le cave del Consorzio di Bonifica
Se finora l’emergenza è stata infatti importante ma non ancora fatale, è stato proprio grazie all’acqua accumulata nel grande invaso di Pontirolo, costituito dalle ex cave «Fumagalli» e «Holcim». Ma che già in queste settimane sta soffrendo in modo importante.
La prima delle due cave, comunicanti, è profonda circa venti metri e può immagazzinare complessivamente circa 3,5 milioni di metri cubi di acqua. La seconda è un po’ più grande, e contiene circa 4,5 milioni di metri cubi. Entrambe funzionano come serbatoi: immagazzinano acqua proveniente dalla falda acquifera durante l’inverno, e durante l’estate la rilasciano - tramite quattro potentissime pompe - nella rete costituita dalla roggia Moschetta, che alimenta la zona di Treviglio, e dalla «Brembilla» che bagna Brignano e Castel Rozzone.
Il problema è che l’estrema siccità in montagna ha rallentato la «ricarica» del lago, tramite la falda, che quindi si sta abbassando sempre di più. "Da quell’invaso eroghiamo ogni giorno 150mila metri cubi di acqua - spiega Gatti - Che sono vitali per l’agricoltura del Trevigliese. Ma presto potrebbe non essercene più abbastanza: il lago si abbassa di circa venti centimetri al giorno".
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