Impennata di contagi, in Bergamasca si incrementano i posti letto Covid negli ospedali
La gravità dei pazienti non è la stessa delle ondate passate, ma le persone fragili e gli anziani sono a rischio. Ecco i piani delle tre Asst
Con l'impennata dei contagi delle ultime settimane, le Unità crisi delle tre Asst bergamasche si sono nuovamente riunite, come riportato dai colleghi di PrimaBergamo.it Il comune denominatore è il medesimo: incrementare i posti letto Covid con interventi mirati, adattando il personale sanitario che – causa ferie – potrebbe ridursi e al tempo stesso tutelando e potenziando l'attività ordinaria per le altre patologie.
Impennata di contagi
Sono 575 i casi ogni 100mila abitanti dal 29 giugno al 5 luglio; erano 269 settimana scorsa. In aumento i ricoveri ordinari. I casi sono meno gravi ma sono più rischio persone anziane o fragili, cui è consigliata la quarta dose di vaccino, e quelle non vaccinate.
All'Asst Papa Giovanni XXIII ieri, venerdì 8 luglio, erano 40 i ricoverati, quattro quelli in terapia intensiva, perlopiù sopra i 75 anni con comorbilità. Per i posti in più si è scelto di adottare la strategie dell'incremento graduale a seconda delle necessità, a gruppi di dodici per volta.
L'Asst Bergamo Ovest, che dal primo luglio ha attivato la propria Unità di crisi allo scopo di monitorare l'andamento della pandemia e «per iniziare a impostare e rafforzare le azioni di monitoraggio, vaccinazione e gestione di un possibile aumento dei casi da ospedalizzare», ha fatto sapere l'azienda.
All'Asst Bergamo Est, ieri, erano trenta i ricoverati. Anche in questo caso è risultato fondamentale incrementare i posti letto, che a Seriate sono passati da 10a 15, ad Alzano da otto a dieci e a Lovere da sei a dieci (ma possono aumentare fino a dodici). Si attende il picco dell'ondata, previsto tra due o tre settimane.