Le cinque regole da tenere a mente quando si va per Saldi
A Bergamo si spederanno in media 228 euro a famiglia secondo Confcommercio, qualcosa di più rispetto alla media nazionale
Scatteranno domani, sabato 2 luglio, i Saldi estivi in Lombardia. Fino al 30 agosto a Bergamo e nel resto della Regione sarà possibile acquistare capi e accessori moda primavera-estate a prezzi scontati: un'occasione per fare qualche piccolo affare, in vista soprattutto degli annunciati aumenti da parte dell’industria della moda dei prezzi a catalogo nei prossimi mesi (si stima un ritocco al rialzo del 10-12% in media con punte fino al 20%). Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia italiana spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
A Bergamo si spederanno in media 228 euro a famiglia secondo Confcommercio
Sopra la media nazionale la previsione di spesa di Confcommercio per Bergamo, con un budget pari a 228 euro a famiglia, e una media pro-capite pari a 97,50 euro. Complessivamente, gireranno 70,9 milioni di euro. Circa 6,7 famiglie su dieci approfitteranno dei saldi per almeno un acquisto.
“I dati confermano una voglia di fare acquisti da parte dei consumatori- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Dopo lo choc dei primi mesi dell’anno dovuti alla guerra e al rincaro energetico, le vendite stanno recuperando. I problemi certamente persistono, ma i bergamaschi, come testimonia la ripresa dei consumi fuori casa, vogliono tornare a uscire e fare acquisti. Ci aspettiamo un luglio e agosto buoni e confidiamo, non senza qualche preoccupazione, in una tenuta per settembre”.
Pesa la concorrenza degli store online, "senza regole"
Pesa sempre più la concorrenza "senza regole di promozioni e sconti" degli store online. “Su internet la deregulation è totale e la concorrenza sleale dell’online pesa sempre più sulle attività tradizionali, senza contare che i colossi del web hanno beneficiato di un’importante rendita di posizione. C’è molta attesa per l’attuazione degli accordi per la global minimum tax- commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo-. Promozioni e perfino Black Friday estivi stanno impazzando ovunque, a scapito di chi segue e rispetta le regole e dell’attesa stessa di quello che è sempre stato un appuntamento sentito come la partenza dei saldi”.
I tagli ai prezzi dei cartellini saranno come gli altri anni progressivi: dal 20-30% iniziale fino al 40%. Da anni la maggior parte dei commercianti invoca un cambio di data per le svendite che, per loro stessa definizione, sono nate per essere “di fine stagione”: “Il tema è complesso, perché è inutile rinviare i saldi se si parte prima con gli sconti - continua Pedrali-. Dopo anni di dibattito si era arrivati alla definizione di una data unica nazionale di partenza dei saldi per mantenerne l’appeal e tutelare le attività, ma il calendario perde di valore se non si rispetta il codice del consumo”.
Le cinque regole di Federmoda
Sfoglia la gallery per le cinque regole "Saldi chiari e sicuri" di Federmoda: cambio capi, prova, pagamento, prezzi... Ecco a cosa prestare attenzione, per andare sul sicuro ed evitare fregature.
PAGAMENTI Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Da domani, 30 giugno 2022, per chi non accetta pagamenti con bancomat e carta di credito (ex art. 18 del Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022) scatteranno le sanzioni (pari ad una quota fissa di 30 euro cui va aggiunta una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata).
MODIFICHE SARTORIALI In caso di modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. Va data preventiva informazione al cliente.
INDICAZIONE DEL PREZZO C'è l'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita e la percentuale di sconto (In altre regioni è richiesta anche l’indicazione del prezzo finale)
PRODOTTI IN VENDITA I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo
CAMBI La possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme (ex artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo e successive modificazioni) scatta l’obbligo per il negoziante di riparazione o sostituzione entro un congruo periodo di tempo e, nel caso ciò risulti impossibile o se i costi che il venditore dovrebbe sostenere siano sproporzionati: riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
PROVA DEI CAPI Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante (Non sono più previsti obblighi di effettuare la prova dei prodotti previa disinfezione delle mani e di utilizzo delle mascherine, anche nei camerini).