"Un ragazzo accoltellato alla spalla e un altro era a terra e veniva preso a calci"
E' la testimonianza di un 52enne del paese che sabato è intervenuto nella maxi rissa in via Castello. Sette i fermati dai carabinieri.
"Quando ho visto un ragazzo steso per terra e tre giovani che lo picchiavano sono sceso dalla moto e sono intervenuto. Poi ne ho visto che un altro che sanguinava da un braccio". Un atto di grande coraggio quello di P. M., un 52enne di Pandino che si è trovato dinanzi a una rissa in corso tra due bande di ragazzi all’incrocio con via Castello.
Ragazzo accoltellato: 13 punti di sutura
Quello di sabato 18 giugno ennesimo episodio di violenza tra giovani e il secondo accoltellamento in pochi mesi, che ha rischiato di rovinare la festa per il raduno "Panda a Pandino". Per fortuna non è stato così e il giovane ferito se l’è cavata, ma porta comunque il segno dell’aggressione: 13 punti di sutura a una spalla.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tutto sarebbe cominciato qualche giorno prima a Monte Cremasco. Una scazzottata tra gruppi rivali e la promessa di vendetta, programmata proprio a Pandino nel fine settimana. La zona è coperta da videosorveglianza e intorno alla 20.30 dopo le prime botte le immagini mostrano un giovane con una maglia bianca che estrae qualcosa da un borsello. Il ragazzo poi conficcherà quello che parrebbe un coltellino nella spalla di un 18enne di Monte. Nel frattempo però la rissa è continuata.
"Quando sono arrivato ho visto un giovane era a terra e gridava aiuto mentre tre lo prendevano a calci nei pressi della spaghetteria - ha raccontato il motociclista di passaggio - nessuno interveniva e così ho lasciato la moto e sono corso lì per dividerli. Un altro aveva il braccio fasciato con la maglietta e sanguinava. Uno ha raccolto una bottiglia e l’ha spaccata con fare minaccioso ma prima che potesse colpire qualcuno gli ho tolto il coccio dalle mani, lanciandolo nel vicino fosso. Un altro giovane poi è sceso dall’auto con in pugno una spranga, non so se di ferro o di legno, mentre gridavo a tutti di smettere. Si è fermata anche un’altra persona che conosco con lo scooter, anche lui ha urlato di finirla e alla fine sono andati via e me ne sono andato anch’io".
Sette i fermati
I carabinieri in congedo e un agente di Polizia fuori servizio hanno fermato il ferito che all’inizio ha rifiutato dei soccorsi ma poi, dato che la situazione è peggiorata, è stato chiesto di nuovo l’intervento della Croce bianca e un’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale Maggiore, dove i medici hanno suturato il profondo taglio.
Aperte le indagini, grazie alle telecamere i carabinieri e la Locale hanno già identificato quattro minorenni - uno è l’aggressore con l’arma bianca, di Pandino - e tre maggiorenni.
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