Ufficializzate le dimissioni di Macalli, ma il sindaco assicura: "nessuno strappo con la Giunta"
Le dimissioni dell'assessore Macalli sono state ufficializzate. Nessuno strappo con la Giunta tuttavia: "i nostri rapporti sono ancora ottimi".

Le dimissioni dell’assessore Giovanni Macalli sono ormai realtà. L’ufficializzazione è arrivata lunedì scorso, anche se da tempo in paese circolavano voci sulla probabile rinuncia all’incarico. Nessuno strappo con la Giunta tuttavia. Almeno secondo quanto sostengono l’ex assessore allo sport e il primo cittadino Andrea Capelletti.
Le motivazioni ufficiali
«Rinuncio all’incarico – ha detto Macalli – perché gli impegni lavorativi mi impediscono di svolgere al meglio il mio ruolo». Appresa la notizia, il sindaco ha voluto ringraziare pubblicamente, via Facebook, Macalli per il lavoro svolto in questi anni. E come ha assicurato Capelletti stesso, "nonostante questa scelta, i nostri rapporti sono ottimi come è sempre stato".
I ringraziamenti del sindaco
"A nome mio, ma lo faccio a nome dell'intera comunità – ha detto Capelletti – il più sincero grazie per lo splendido lavoro svolto in questi tre anni, portato avanti con impegno, dedizione e caparbietà. Con l'unico scopo di servire Covo ed i covesi". Il borgomastro covese non è stato però con le mani in mano e ha già pensato al rimpasto di Giunta. Martedì, infatti, sono state annunciate le nuove cariche.
Le nuove deleghe
Le deleghe che un tempo erano di Macalli sono passate all’assessore Andrea Torriani, mentre Giovanni Ceribelli da consigliere è passato a assessore all’ecologia, ambiente e cimitero. Infine, per sopperire alla mancanza di Macalli, che si dimette anche come consigliere, Federico Selvaggio subentrerà con surroga in Consiglio Comunale con deleghe alla Protezione Civile. Tutto bene quel che finisce bene, o almeno così pare.
Le critiche di Asperti
Anche se a storcere il naso ci ha pensato Roberto Asperti, il quale chiede verità circa le dimissioni di Macalli. «Ho stima di lui – ha detto – non ci credo che siano solo questioni di lavoro, anche perché a due anni dalla fine del mandato, mi chiedo perché dimettersi anche come consigliere». Laconico è stato il commento del sindaco. «Asperti chi? – ha detto – non mi pare ci sia un Asperti in Consiglio Comunale».