Psicologo di base, la proposta di legge presentata a Palazzo Pirelli
Ospite d’eccezione, Aurora Ramazzotti scelta come testimonial dell’iniziativa per il suo impegno nella promozione della salute mentale.
E' stata presentata stamani in Regione Lombardia la proposta di Legge per il Progetto Psicologo di base. Firmatari della proposta sono i consiglieri regionali Niccolò Carretta e Simona Sironi, di schieramenti politici opposti ma uniti in una mozione che non ha colore e già approvata in Consiglio Regionale.
Lo psicologo di base
Il progetto è stato presentato in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, presenti il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale infanzia adolescenza Riccardo Bettiga e la Presidente Ordine psicologi lombardi Laura Parolin. Ospite d’eccezione, Aurora Ramazzotti scelta come testimonial dell’iniziativa per il suo impegno nella promozione della salute mentale.
“Riconosco di avere avuta una vita fortunata, ma per questo mi sento in dovere di restituire agli altri ciò che ho avuto”, così la giovane Aurora che da un anno collabora con il social Freeda per il talk BlueChat, spazio per uscire dall’isolamento, per parlare liberamente di salute mentale giovanile, un “megafono di storie”, come dice Aurora.
La proposta di legge
Di che cosa si tratta? La proposta di legge regionale intende istituire la figura professionale dello psicologo di base, inserito e riconosciuto nelle cure primarie. Obiettivo fondamentale, come hanno precisato i consiglieri Carretta e Sironi, è garantire un’efficace e tempestiva
risposta ai bisogni sempre più emergenti del disagio e della sofferenza psichica. La pandemia ha portato alla luce e aggravato un evidente stato di fragilità, soprattutto nelle giovani generazioni, che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico.
Il consigliere Carretta ha aggiunto che il progetto intende essere un intervento strutturale, non puntiforme con una serie di bonus, bensì un programma di spesa di 12 milioni dal 2023 al 2025 che si inserirà nel Servizio sanitario per rispondere a quei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che erano già approvati nel 2017. Altre regioni hanno approvato leggi simili, ma la difficoltà è il finanziamento, ostacolo che la Regione Lombardia supera con risorse assegnate.
Diritto alla salute anche mentale
Il benessere psicologico è riconosciuto così tra i diritti della salute, come ha commentato Bettiga che ha altresì sottolineato i disagi provocati negli adolescenti a seguito dell’isolamento sociale, della dad nella scuola, dello stress delle famiglie in lockdown.
Sono stati riportati dati allarmanti sull’aumento del disagio con manifestazioni quali i sentimenti di solitudine, gli attacchi di panico, i sintomi depressivi, i disturbi d’ansia gravi interferenti sulle attività quotidiane. Due dati su tutti: i tentati suicidi e gli atti di autolesionismo sono aumentati del 30% e il 90% di essi sono giovani tra i 12 e i 18 anni, come emerge da una ricerca dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.
Superare i pregiudizi
La paura dello stigma e del pregiudizio è un ostacolo alla richiesta d’aiuto, è un rischio per la cronicizzazione che comporta gravi disagi per la persona e costi sociali ed economici elevati, come ha detto la consigliera Tironi che confida, con questo progetto, in un accesso tempestivo, agevolato e gratuito di tutte le persone in difficoltà dall’esordio della patologia. La proposta di legge è snella, composta da 10 articoli, non un pacchetto chiuso bensì una bozza che deve ora seguire l’iter di approvazione in Commissione Sanità e Politiche sociali e poi in Consiglio Regionale. Grande soddisfazione e speranza è stata espressa dagli estensori della proposta per l’ampia collaborazione tra i vari schieramenti politici e tra le diverse figure professionali.