Romano

Il Circolo del Pd intitolato alla memoria di Gianfranco Costelli

Tanta commozione durante la cerimonia per intitolare la sede a uno dei suoi pilatri, scomparso nel 2015.

Il Circolo del Pd intitolato alla memoria di Gianfranco Costelli
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"Franco, politico impegnato che destinava molto del suo tempo alla vita di partito con vera passione e spirito di servizio senza chiedere contropartita". Il Circolo del partito Democratico da domenica porta il nome di Gianfranco Costelli. Attraverso una cerimonia la famiglia, gli amici e compagni di partito hanno reso omaggio alla memoria di Gianfranco Costelli, colonna storica della sinistra bergamasca e romanese.

Il Circolo Pd a Gianfranco Costelli

Alla cerimonia hanno partecipato più di 150 persone che considerata la giornata primaverile sono rimaste all’esterno. Tante le istituzioni territoriali e non solo del partito Democratico presenti alla cerimonia che sono intervenute per salutare e ricordare Gianfranco Costelli:  Enrico Deho', Davide Casati, Antonio Misiani, Elena Carnevali, Jacopo Scandella, Sergio Gandi, Sebastian Nicoli e Beppe Guerini.

"Se oggi amministriamo Romano è anche grazie a persone come Gianfranco Costelli. - ha detto il sindaco Nicoli - Che ci ha accolto, forse con una iniziale diffidenza ma poi con curiosità fino a mettersi completamente al servizio di questo progetto. Intitolare la sede del Partito Democratico a Gianfranco Costelli è una scelta appropriata perché una sede è il luogo della fatica, della quotidianità, delle discussioni, degli scontri e degli incontri, è il luogo delle ore di lavoro che permettono poi di poter esprimere una linea e anche poter arrivare a realizzare un progetto. Gianfranco è stata la persona del lavoro quotidiano, anche sottotraccia: dedicargli la sede del nostro partito è la scelta migliore che potevamo fare".

"Una vera colonna che tanto ci manca"

A ricordarlo sono stati anche gli amici come il romanese Renato Armandi.

"Quando ho saputo che il Circolo sarebbe stato intestato a Franco il primo pensiero è stato che non poteva esserci scelta migliore. - ha detto - Ci eravamo conosciuti per la politica, che ci vedeva quasi sempre in sintonia, e diventammo amici. La sua prematura dipartita fu per tutti un duro colpo in primis per la famiglia e per i tanti che con lui avevano rapporti per la politica o di amicizia. Franco era un politico impegnato che destinava molto del suo tempo alla vita di partito con vera passione e spirito di servizio senza chiedere contropartita. La folla che partecipò al suo funerale ne fu la testimonianza. Educato e colto affrontava la politica con vero spirito laico, mai fazioso e sempre disponibile al confronto, qualità che si evidenziarono sia nei ruoli politici (segretario di Circolo consigliere comunale segreteria provinciale) che amministrativi (assessore, cda Coop.di consumo, presidente cda Gritti Minetti impegno questo particolarmente gravoso) per citarne alcuni. Mi piace però ricordare la sua capacità di coinvolgere i giovani, giovani che poi hanno saputo ottenere grandi risultati (parlamentare e due vittorie alle elezioni locali) a mio avviso l’eredità più preziosa lasciata al Circolo che oggi gli viene intitolato. Scherzosamente lo chiamavamo “l’apparato” una vera colonna in ogni occasione: non mancava mai ad un banchetto, un incontro, una manifestazione, sempre pronto a dare una mano nelle feste di partito che gestiva sul piano organizzativo ma non sottraendosi a qualsiasi altra mansione. Insomma una vera colonna che tanto ci manca".

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