Un trittico di serate con la cucina della tradizione
Si è conclusa venerdì la trilogia di serate dedicate alla cucina anni '60, '80 e '90 organizzata dall'Antica Osteria Tricù di Calvenzano.
Nel corso dei tre appuntamenti con una cucina di altissimo livello, lo chef Emiliano Sesti (in foto) e la titolare Raffaella Viola Dobner hanno esplorato quelli che sono forse i decenni più belli della storia recente.
L'iniziativa
L'idea alla base del trittico di eventi organizzato dall'Antica Osteria Tricù di Calvenzano con la collaborazione della foodblogger capralbese Annalisa Andreini è stata semplicissima, ma altrettanto efficace e ben riuscita: far rivivere ai propri clienti la cucina e i sapori dei decenni passati. Così è iniziato il primo appuntamento, l'11 marzo scorso, con la cucina anni '60 riproposta ai presenti attraverso un menù composto da una focaccia tonno e cipolle, gamberetti in salsa rosa, tagliatelle paglie e fieno con prosciutto e pecorino, penne alla vodka, pollo alla Kiev e torta all'ananas.
Nella seconda serata, che ha riscosso il maggior successo da parte della clientela (chi non vorrebbe rivivere gli anni '80, del resto?), il 18 marzo è stato proposto un menù a base di involtini con prosciutto cotto, pesce finto, insalata russa e capricciosa, risotto alle fragole, filetto al pepe verde e pesca melba.
L'ultima serata, quella di venerdì scorso, ha visto invece gli avventori dell'osteria ritornare agli anni '90: sono stati loro serviti un antipasto di insalata di mare, lasagnette alle verdure, crespelle con funghi, anatra all'arancia e l'immancabile profitterol.
L'antica Osteria Tricù e la sua nuova gestione
Chiunque viva nella Bassa o nel cassanese e abbia una certa età, non può non conoscere l'Antica Osteria Tricù di Calvenzano (via Guido Paglia 8), punto di ritrovo, un tempo, per gruppi di amici e cacciatori, che ha sempre offerto una cucina abbondante e casereccia. Chiusa per diversi anni, l'attività è stata riavviata verso la fine del 2019 dalla cooperativa sociale "Batrachos" (dal greco "ranocchia", con significato legato agli anfibi che caratterizzavano il primo ristorante della cooperativa) con sede a Cassano, che per anni prima ha gestito con ottimi risultati il ristorante dell'isola Borromeo di Cassano.
La presidente Raffaella Viola Dobner e il suo socio, l'eccellente chef Emiliano Sesti, hanno risistemato i locali e avviato il proprio ristorante conservandone il nome storico e proponendo menù fortemente legati alla tradizione e alle materie prime del territorio. Tra tagliatelle e paste varie, risotti leggeri e originali e svariate proposte di carne, i menù e gli eventi proposti dalla cooperativa stanno riscuotendo un altissimo gradimento tra gli avventori, grazie sia alla calorosa accoglienza di Raffaella nella gestione della clientela, sia alla sapiente cura di chef Sesti, che vanta un'esperienza più che quarantennale ai fornelli con attività avviate anche all'estero. La sua cucina, ricca di sapori, meticolosa nell'esecuzione e nell'impiattamento, ma anche capace di non risultare eccessivamente pesante, riesce davvero a mettere d'accordo tutti. Quando ci sono qualità, professionalità e passione, del resto, il risultato è quasi matematico.
Di seguito le foto della cena anni '90 di venerdì: