Aiutiamoli a vivere Caravaggio: la spedizione è arrivata - Il video
Si scaricano Tir e camion giorno e notte, per rifornire di cibo, vestiario e generi di prima necessità gli ucraini in fuga.
E' arrivata a destinazione, ieri, venerdì, la spedizione di aiuti umanitari della città di Caravaggio diretta ai profughi ucraini. Da mercoledì, il Giornale di Treviglio sta seguendo con l'inviata Monia Casarotti il convoglio di "Aiutiamoli a vivere" il viaggio verso il confine romeno-ucraino a Sighetu Marmatiei, dove i volontari dell'associazione caravaggina hanno passato la notte dopo 1570 chilometri di viaggio.
Al lavoro per scaricare gli aiuti umanitari centinaia di volontari
Sono tantissimi, nel comune romeno a ridosso della frontiera, i volontari al lavoro per scaricare le migliaia di colli in arrivo dall'Italia, e il lavoro è sostanzialmente ininterrotto. Si scaricano Tir e camion giorno e notte, per rifornire di cibo, vestiario e generi di prima necessità gli ucraini in fuga.
Il convoglio di Aiutiamoli a vivere Caravaggio
Siamo a poche centinaia di metri dal confine di Stato con l'Ucraina, che in quel tratto segue il corso del fiume Tibisco. Si tratta dell'oratorio «San Francesco» di Sighetu Marmatiei, città della Romania del nord. Un oratorio gestito da un sacerdote amico dell'associazione Aiutiamoli a vivere, padre Eugen Giurgica . L'oratorio si trova a circa 500 metri dalla frontiera.
La raccolta di beni di prima necessità per gli ucraini a Caravaggio era partita fin dalle prime ore dell'invasione e Caravaggio era stato tra i primi Comuni della Bergamasca ad attivarsi per far fronte all'emergenza. Alla prima spedizione vera e propria, i cui numeri fanno letteralmente impressione, se ne aggiungeranno altre nei prossimi giorni. Ai beni di prima necessità raccolti dai volontari a Caravaggio, Masano e Vidalengo si aggiungerà il carico di un altro tir della ditta "Ghisetti Autotrasporti" che con generosità si è offerta anche di coprire i costi di questa prima spedizione.
La raccomandazione dei volontari sul confine è rivolta alle tante associazioni al lavoro in Italia per raccogliere beni di prima necessità: seguire le disposizioni sullo stoccaggio in modo rigoroso, in modo da alleggerire e sveltire le operazioni di smistamento sul confine e rendere più sicura e facile la conservazione soprattutto degli alimenti. "In questo Caravaggio si è distinta" hanno aggiunto, ringraziando la città per l'enorme sforzo di raccolta per i profughi ucraini.