"Occhio a quel furgone": sui social è allerta truffa, ma questa volta è una bufala
E' stato fotografato e segnalato alla Polizia locale, ma stava solo svolgendo il suo lavoro.
E' davvero un tecnico del Gruppo Cap, ma a Cassina de' Pecchi (e non solo) è stato preso di mira con aggressioni verbali e sui social in quanto ritenuto un truffatore. Uno di quelli insomma, che vanno nelle case degli anziani a derubarli. Tutta colpa del suo furgone con targa rumena "scambiato " per una truffa. Ne dà notizia PrimaLaMartesana.it.
"Occhio a quel furgone"
Tutta colpa dei social network. Qualcuno, avventatamente, ha condiviso la foto del suo mezzo di lavoro insospettito dalla targa rumena e ha subito puntato il dito sostenendo che si trattasse di un truffatore, peccato che la storia non stia così. La notizia ha fatto il giro della rete e sui social si è innescato un vero e proprio tam tam, di una bufala però!
"Non sono un truffatore"
L'uomo si è rivolto ai vigili di Cassina de' Pecchi. Ad alimentare il clima di sospetto sono stati due episodi avvenuti in settimana: un'anziana che è cascata nella trappola ed è stata derubata dei propri beni. E poi c'è una coppia che è stata importunata dai malviventi, ma ha mangiato la foglia e ha dato l'allarme.
Così sembrava strano che potesse circolare un furgone del Gruppo Cap, la holding che gestisce il ciclo integrato dell'acqua, con targa rumena. E così molti cittadini hanno iniziato a fotografarlo e a segnalarlo come un truffatore in azione. Tanto che quando qualcuno lo notava prendeva anche il malcapitato a male parole. Ma la realtà era molto diversa.