Luce e gas: che stangata sui Comuni
L’aumento dei costi delle materie prime rischia di mettere in crisi i Bilanci delle Amministrazioni, le bollette sono raddoppiate.
L’aumento dei costi delle materie prime rischia di mettere in crisi i Bilanci delle Amministrazioni, le bollette sono raddoppiate. Allarme dei Comuni.
I rincari su luce e gas per i Comuni
Gli aumenti nelle bollette di luce e gas annunciati per inizio 2022, e puntualmente arrivati, hanno colpito le famiglie italiane, alle prese con la ripresa dopo la crisi provocata dalla pandemia, ma non risparmiano anche gli Enti pubblici alle prese con la redazione dei Bilanci di previsione. L’allarme sui conti è emerso con forza nell’ultima riunione dei sindaci dell’Ambito di Treviglio quando sono state portate stime di spesa per l’anno in corso in netta crescita: bollette energetiche con aumenti che vanno dal doppio dei costi contabilizzati nel 2021, sino a picchi del 140%. I primi cittadini cercano quindi di fare fronte comune, per un’azione congiunta - insieme anche ad «Anci» - sul Governo affinché intervenga in aiuto anche agli Enti locali che si trovano in grossa difficoltà nella cosiddetta parte corrente del Bilancio da far quadrare, possibilmente senza andare a toccare le tasche dei cittadini o, peggio, tagliando i servizi erogati.
Il bilancio di Treviglio
La situazione è comune sia alle grosse città, come Treviglio e Caravaggio, sia ai piccoli paesi. «Una stima dei costi per l’energia, tra elettricità e gas metano, per il 2022 parla di un aumento delle bollette per il nostro Comune sino a 360mila euro - ha inquadrato la situazione il sindaco di Treviglio Juri Imeri - Un incremento importante per le casse comunali e con il quale dovremo fare i conti per far quadrare il Bilancio previsionale». Il caro bollette si è fatto sentire già a fine 2021 per i Comuni, rispetto a quanto speso nell’anno precedente. Caravaggio ha visto un aumento dei costi per il gas quasi raddoppiati, mentre la bolletta per l’energia elettrica è cresciuta del 147% e per il 2022 le previsioni sono ancora peggiori.
Fornovo chiede aiuti
Il Comune di Fornovo da par suo ha in previsione aumenti simili per le utenze. «Prevediamo un incremento di circa il 140% per quanto riguarda le utenze pubbliche di luce e gas - ha spiegato il vicesindaco Fabio Carminati - Il costo al metro cubo del metano è schizzato da 0,20 euro a 1,27 euro al lordo, seppure le accise siano diminuite. Sono costi insostenibili nel capitolo primo del Bilancio, senza che il Governo venga in aiuto agli Enti pubblici. Per questa ragione ne abbiamo discusso in sede di Ambito, provando a fare fronte comune, insieme ad Anci, con Treviglio e Caravaggio come capofila, per chiedere un intervento». Far ricadere il peso degli aumenti su famiglie, commercianti e imprese, in questo periodo, è impensabile. «Come si fa ad andare a toccare le tasche dei cittadini, visto che anche loro subiscono questi aumenti nelle bollette energetiche? - si è chiesto il vicesindaco di Fornovo - In questo momento non è certo la strada che un’Amministrazione comunale può percorrere. E’ però vero anche che simili aumenti li stanno subendo anche gli Enti pubblici, quindi ancora la comunità. Come amministratori non possiamo nemmeno permetterci di tagliare i servizi che eroghiamo ai nostri cittadini che sono già ridotti al minimo indispensabile».Da quale parte la si tiri, la coperta è corta. «Per sterilizzare l’effetto dell’aumento delle bollette pubbliche, senza tagli e senza aumenti di tasse, basterebbe che lo Stato lasciasse ai Comuni una parte di ciò che incassa con la tassazione sugli immobili - la ricetta individuata da Carminati - Si darebbe così “respiro” alla parte corrente dei Bilanci comunali, gravi dall’aumento di costi energetici. Per assurdo, invece, in previsione dell’arrivo del fondi del Pnrr vengono aperti dei bandi che finanziano progetti per aderire ai quali, soprattutto i piccoli Comuni, hanno poco tempo per redigerli e devono sottostare a vincoli e controlli stretti con il rischio di non accedere ai fondi».
Bolletta raddoppiata ad Arzago
La situazione non è rosea anche per il Comune di Arzago, con il sindaco Gabriele Riva che snocciola i costi sostenuti dal suo Ente per le risorse energetiche. «Noi compriamo l’energia elettrica da un gestore privato sul mercato libero - ha spiegato il primo cittadino - Il confronto l’abbiamo fatto, a parità di consumi e di periodo: a dicembre 2020 avevamo speso 16mila euro, mentre a dicembre 2021 la bolletta è stata di 35mila euro. Più del doppio. Se ci sarà un aumento anche nel periodo gennaio-febbraio, con il consumo per il riscaldamento contando che noi abbiamo alcuni impianti geotermici che producono calore tramite l’energia elettrica, la situazione per i conti pubblici si farebbe drammatica». Riva da quando è sindaco si è sempre occupato in prima persona di Bilancio. «Una cosa difficile da far comprendere ai cittadini è che un Bilancio pubblico è formato da due voci, la parte corrente e la parte investimenti, che tra di loro non “dialogano” - puntualizza - In questi ultimi anni Stato e Regioni, attraverso i bandi, hanno portato risorse economiche per investimenti che da tempo i Comuni non vedevano. Soldi, però, che non possono essere utilizzati in altro modo, per coprire le spese. Oltre all’aumento dei costi energetici, in parte corrente gli Enti locali hanno ancora forti spese sociali, che sono la coda della crisi economica legata al lockdown per la pandemia. Benissimo quindi le risorse per investimenti, ma serve una mano dallo Stato per evitare che i Bilanci comunali “esplodano” causa di questi rincari».
Mozzanica
Il Comune di Mozzanica, invece, ha approvato il Bilancio di previsione prima di Natale. «Gli aumenti delle materie prime, energia elettrica e gas, erano nell’aria ma non venivano ancora applicati - ha spiegato il sindaco Bruno Tassi - Ho chiesto agli uffici incaricati di tenere la situazione bollette costantemente monitorata perché, nel caso, servirà intervenire con una variazione di Bilancio. Certo che, se gli aumenti paventati saranno davvero in doppia cifra percentuale, anche noi avremo problemi a far quadrare da soli i conti. Auspico che il Governo intervenga, come aveva promesso».