Treviglio

Un futuro per i senza tetto di Treviglio: in campo anche l'Avis

L'appello del vicesindaco ai Comuni vicini: "Contribuite"

Un futuro per i senza tetto di Treviglio: in campo anche l'Avis
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I donatori di sangue di Treviglio in aiuto dell'associazione "Germoglio" con una donazione di 10 mila euro. Finanzierà un progetto di assistenza e supporto ai senza tetto che frequentano la Locanda del Samaritano.

Avis in campo con l'associazione "Germoglio"

La presentazione del progetto si è tenuta nella sede dell’Avis in piazza Cameroni,  presenti il presidente dell’associazione, Cesare Cattaneo, la vicesindaco Pinuccia Prandina e Claudio Albertini e Gabriella Conti rispettivamente tesoriere e consigliera direttiva dell’associazione «Il Germoglio».

Assistenza notturna  necessaria

Quest’ultima, nata una ventina di anni fa, si occupa principalmente di soddisfare i bisogni primari, quali un pasto e un letto caldo, dei più bisognosi. Purtroppo il servizio non viene garantito durante il pranzo, per mancanza di personale che è però necessario durante la notte.

"È capitato che nascessero conflitti tra i nostri ospiti - ha sottolineato Conti - Questo dipende dal fatto che provengono da varie parti del mondo e, di conseguenza, professano credi diversi. Un periodo delicato a cui prestiamo particolare attenzione è quello del Ramadan".

Dal 2006 «Il Germoglio» collabora con il Comune di Treviglio che ha istituito le due locande del samaritano, una in via del Maglio e una in via Rozzone, gestite dall’organizzazione stessa con il sostegno di volontari. Le due strutture dispongono di 16 posti letto che, maggiormente in inverno, vengono occupati da ospiti uomini e maggiorenni. In passato, Avis ha già appoggiato la comunità collaborando con una cooperativa che si occupa di sensibilizzare il tema della violenza sulle donne e sui minori, portando messaggi di solidarietà nelle scuole e, incentivando gli studenti maggiorenni, a diventare donatori.

"La collaborazione con il Germoglio, battezzata “Abitare la speranza”  è nata dalla volontà di avvicinarsi massivamente alla sfera del sociale e del volontariato soprattutto con il tracollo economico che molti hanno subito, e che stanno subendo, a seguito della pandemia - ha dichiarato il presidente Cattaneo - Già in passato abbiamo appoggiato la comunità collaborando con una cooperativa che si occupa di sensibilizzare il tema della violenza sulle donne e sui minori, portando messaggi di solidarietà nelle scuole e, incentivando gli studenti maggiorenni, a diventare donatori".

"Abitare la speranza"

La cifra donata da Avis, per il triennio 2021-2023, ammonta a 10 mila euro all'anno. «Abitare la speranza» è un progetto, della durata di sei mesi, che prevede, finalmente, un’attività diurna nelle due locande con lo scopo di rendere indipendenti e reinserire nella società i più bisognosi. È inclusa la presenza di educatori, assunti direttamente o tramite agenzie, che seguiranno queste persone in un percorso individuale e personalizzato. Inoltre, per ogni mercoledì, sono stati stabiliti dei colloqui a cui presiederanno anche gli operatori de «Il Germoglio».

L'appello del vicesindaco ai Comuni vicini: "Contribuite"

"L’assistenza manca. Sarebbe bello che anche gli altri paesi limitrofi contribuissero, senza la pretesa di grandi cifre, economicamente al fine di creare una rete solidale", ha poi concluso la vicesindaco Prandina.

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