Amore per la professione

Negozi storici, tra le 11 attività bergamasche premiati anche il barbiere Marchesi e "Il saraceno"

Si è tenuta oggi, al Pirellone, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti destinati da Regione Lombardia alle attività con più di 40 anni di storia.

Negozi storici, tra le 11 attività bergamasche premiati anche il barbiere Marchesi e "Il saraceno"
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Regione Lombardia premia 161 nuove attività storiche. Si è tenuta oggi, al Pirellone, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti destinati da Regione Lombardia alle attività con più di 40 anni di storia. Tra i premiati anche 11 bergamaschi e per la Bassa lo storico barbiere Gianni Marchesi di Bariano a il ristorante "Il saraceno" di Cavernago.

Premiati i nuovi negozi storici

Oggi l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi ha premiato 161 nuove attività storiche. Un numero che porta il totale delle attività riconosciute da Regione Lombardia a 2.395. Si tratta di insegne con più di quarant'anni di storia alle spalle, riconosciute dal 2004. Tra i nuovi inserimenti, figurano in particolare, 89 negozi storici, 46 locali storici e 26 botteghe artigiane storiche, alcune delle quali detengono veri e propri record in termini di longevità.

Un bando da 4 milioni di euro

"Un giorno di festa in cui diciamo grazie a quei lombardi che, con sacrificio e passione, portano avanti, da oltre 40 anni, le loro attività che rappresentano presidi socioeconomici fondamentali per le comunità e i territori. La loro tradizione porta la Lombardia nel futuro - ha commentato Guidesi - Il valore e l'importanza che Regione assegna a queste attività viene dimostrato con un bando specifico del valore di 4 milioni di euro che apre domani mercoledì 15 dicembre".

Oltre 100 anni di storia

Quarant'anni di storia per un'attività sono moltissimi. Ma c'è chi, in Lombardia, ha superato anche il secolo di presenza sul proprio territorio. In questa ultima tornata di riconoscimenti, le attività che hanno superato i 100 anni di storia sono Abbigliamento Ravelli, dal 1874 a Varzi (PV) Calzature Tognali di Brognoli e Tognali, dal 1906 a Orzinuovi (BS), la Trattoria Villa Fiorita, dal 1907 a Cernusco sul Naviglio (MI), la Farmacia Comunale 1, dal 1914 a Ghedi (BS), la Calzoleria Fossati, dal 1915 a Cornaredo (MI) e il locale Don Abbondio, dal 1918 a Lecco. Sono comunque numerosi i negozi, soprattutto di alimentari, la cui fondazione risale alla prima metà del secolo scorso: citiamo, fra gli altri, Turconi Calzature (1928), Farmacia Nobili (1932), Macchi 1941 Varese (1942), Vege Alimentari (1946), tutti a Varese e provincia; degni di nota anche la Pasticcera Valente, punto di riferimento dal 1931 per i golosi di Città Studi a Milano e la Gioielleria Barzaghi, accreditata insegna nel centro di Meda (MB), che degli anni Trenta ha conservato anche gli spazi e gli eleganti arredi originali.

Premiate 11 attività bergamasche

L'elenco ufficiale, in particolare, vede la provincia di Brescia con il numero più altro di nuovi riconoscimenti: sono infatti 38. Seguono poi Varese con 30, Milano con 28, Sondrio con 12 e Bergamo con 11. Chiudono l'elenco Monza-Brianza e Lodi con 9, Como con 8, Lecco con 7, Pavia con 6 e Mantova con 3.

Nella bergamasca a ricevere il riconoscimento sono stati:

  • Alzano Lombardo, Enrico parrucchiere (1979), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana
  • Bariano, Gianni Marchesi acconciature maschili (1961), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività
  • Bergamo, Bonacina Carni (1962), Negozio Storico, Storica Attività
  • Bergamo, La Bottega del Buongustaio (1970), Locale Storico, Storica Attività
  • Bergamo, La Marianna (1954), Locale Storico, Storica Attività
  • Cavernago, Il Saraceno Ristorante (1979), Locale Storico, Storica Attività
  • Nembro, Alimentari Gritti dal 1953 (1953), Negozio Storico, Storica Attività
  • Nembro, Enoteca Italvini (1965), Locale Storico, Storica Attività
  • Songavazzo, Panificio - Alimentari Meller (1940), Locale Storico, Storica Attività
  • Treviolo, Macelleria Salumeria Lorenzi (1978), Negozio Storico, Storica Attività
  • Villongo, Azienda Vinicola Valcalepio dei Fratelli Falconi (1964), Negozio Storico, Storica Attività

Barbiere da più di 60 anni

Sessantacinque anni di lavoro e nessuna voglia di fermarsi: Giovanni Marchesi, più conosciuto come Gianni o col "nome d’arte" di "Schinèl",  ereditato da suo padre Francesco, è stato insignito del titolo di attività storica per i sessant’anni del suo negozio.
Ha iniziato a lavorare ad appena dodici anni, nel lontano 1954. Classe 1942, Giovanni Marchesi, si è approcciato quasi per caso alla professione del barbiere e subito se n’è innamorato.

"Sono nato e cresciuto qui a Bariano – ha raccontato – Abitavo sopra un negozio di barbiere e a soli dodici anni uno dei dipendenti mi ha chiesto se volessi provare: è finita che ho lavorato lì per due anni, poi le vicissitudini mi hanno portato a proseguire la professione prima a Cologno, dove son stato 14 mesi, poi di nuovo a Bariano per due anni, a Urgnano e infine sei mesi a Treviglio dopo un altro breve ritorno a Bariano, prima di ritornare qui in via Roma in pianta stabile con una mia attività avviata nel 1961".

Da allora, partito con l’affitto di quello che è ormai diventato lo storico negozio poco distante dalla chiesa parrocchiale, Schinèl di strada ne ha fatta parecchia.

"Nel 1974 ho comprato il locale, e negli anni ‘80 l’ho risistemato per bene. Nel 1987, poi, ho comprato anche l’appartamento adiacente all’attività" ha spiegato il barbiere, che il 9 maggio 1966, è convolato a nozze con Silvana Ferrario, da cui ha avuto due figli, Fabio e Denise e quattro nipoti che oggi hanno tra i 27 e i 6 anni. Nonostante la pensione sia sopraggiunta da qualche anno, lo storico barbiere non vuol proprio saperne di chiudere il negozio che, è certo, rimarrà in attività finché la salute glielo consentirà.

"Non voglio fermarmi"

"Stare a contatto con la gente è il mio segreto per mantenermi giovane. Finché la salute mi assiste, la passione c’è e anche se quota cento è ormai superata abbondantemente, non intendo fermarmi. Certo negli ultimi anni il lavoro è un po’ calato, sia a causa della pandemia sia per il fatto che, diciamocelo, i giovani vanno dai giovani, ma è giusto così - e sul riconoscimento ha aggiunto - E' senz'altro un grande motivo di orgoglio".

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