L'ex Municipio diventerà una "Casa della cultura"
Lo ha annunciato il sindaco Beatrice Bolandrini rispondendo alle critiche mosse dai capigruppo di minoranza Stefano Biffi e Noemi Galimberti.
L'ex Municipio di Brignano diventerà una "Casa della cultura". Lo ha annunciato il sindaco Beatrice Bolandrini rispondendo alle critiche mosse la scorsa settimana dai gruppi di minoranza guidati da Stefano Biffi e Noemi Galimberti.
Soldi pubblici investiti nelle opere pubbliche
"Sostenere che l’Amministrazione di cui sono a capo sperpera soldi pubblici in progetti non realizzati è un’accusa molto grave, che non può non avere conseguenze – ha esordito Bolandrini in risposta alle dichiarazioni delle opposizioni – Spiace come sempre rilevare che la mancanza di idee si tramuti in un’imbarazzante, quanto palese, mancanza di oggettività da parte delle nostre minoranze. In sette anni abbiamo ottenuto finanziamenti a fondo perduto per circa 3 milioni di euro, investiti principalmente nelle scuole e nel centro sportivo. Possibile non se ne siano accorti? Quale è stato il loro apporto in tutto ciò? Hanno mai segnalato un bando? Si sono mai spesi per portarne a compimento uno? Si parla tanto dell’area feste non realizzata, ma ci si dimentica sempre che si è trattato di una rescissione consensuale in un contesto storico certo non favorevole, e che il Comune ha comunque incassato 45mila euro di fideiussione, reinvestiti sempre al centro sportivo".
Una "Casa della cultura" all'ex Municipio
I capigruppo di minoranza temevano, tra l'altro, che l'Amministrazione riprendesse in mano il progetto, ormai datato, redatto ai tempi del sindaco Giuseppe Ferri. Eventualità esclusa proprio da Bolandrini che ha ricordato come quel progetto sia oggi inutilizzabile dal momento che la filandina è stata rasa al suolo ormai da parecchio tempo.
"Grazie al supporto e al pieno appoggio della mia squadra, non ho mai nascosto quanto mi piaccia assumere un atteggiamento propositivo nei confronti dei bandi – rincara la dose Bolandrini – L’ex municipio è una nuova sfida in cui credo molto, per dare ai brignanesi una vera e propria “Casa della cultura”. Il Covid ci ha insegnato a ripensare i nostri spazi, che debbono essere ampi, accoglienti e fruibili dalle diverse fasce della popolazione. La possibilità di ottenere fondi nei prossimi anni è tangibile, e a nostro avviso sarebbe stupido farsi cogliere impreparati, senza un progetto pronto. Ma del resto cosa aspettarsi da chi fa minoranza in questo modo, palesando di non vedere oltre il proprio naso? Ben poco, ahimè, e questo mi rammarica molto, perché resto convinta che l’opposizione dovrebbe proporre spunti di riflessione e idee a chi amministra, non limitarsi a semplici spot da campagna elettorale, peraltro fuori tempo massimo".