Morenghesi in Bielorussia con «Aiutiamoli a vivere» - FOTO
Sono 5 i morenghesi recatisi a Slavgorod, in Bielorussia, per lavorare alla ristrutturazione di un ospedale assieme all'associazione «Aiutiamoli a vivere».
Da Morengo a Slavgorod, Bielorussia, par aiutare i bambini e ristrutturare l’ospedale. È stata questa la “vacanza” alternativa dei volontari di «Aiutiamoli a vivere».
La fondazione
Fabrizio Gualandris, Giusy Danesi, Renzo Foieni, meglio noto ai morenghesi come “Macì”, Nicola Cattaneo e Claudio Carne. Sono questi i nomi dei cinque volontari morenghesi dell’associazione «Aiutiamoli a vivere», che dal 17 luglio all’11 agosto scorso sono stati impegnati nella ristrutturazione degli ambulatori dell’ospedale di Slavgorod, in Bielorussia. Tutti insieme, hanno raccontato la loro esperienza: «La nostra fondazione è nata dopo il disastro di Chernobyl – hanno spiegato. - Abbiamo deciso di accogliere i bambini bielorussi, facendoli venire in Italia per un mese all’anno per un risanamento terapeutico. Oltre a questa iniziativa, è partito 23 anni fa anche un progetto che noi definiamo di «vacanza-lavoro», il cui responsabile è il mozzanichese Gigi Dognini. Questo progetto consiste nell’individuare interventi che si possano fare in istituti e ospedali in Bielorussia e recarci lì in estate per svolgerli».
Il lavoro in ospedale
Già nel 2014 i volontari si erano recati a Slavgorod, dove avevano ristrutturato il reparto di pediatria del medesimo ospedale: «Quest’anno invece l’ospedale ci ha chiesto di sistemare gli ambulatori, - ha raccontato Fabrizio Gualandris, il “veterano” del gruppo, che partecipa all’attività estiva da ben 19 anni - così a febbraio alcuni membri dell’associazione sono andati a vedere il da farsi e hanno progettato l’intervento. Ci sono voluti 50 volontari divisi a turno su quattro settimane di lavori, ed è stata un’attività pesante, abbiamo lavorato tutti i giorni dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 19. L’attività è stata finanziata dall’associazione con un budget fisso, dalla sezione trentina di «Aiutiamoli a vivere» e dal Comune di Slavgorod, che ci ha dato 30mila euro per i materiali da acquistare. Sembra una piccola cifra, ma per un paese come quello non lo è. Buona parte dei materiali, soprattutto quelli idraulici ed elettrici, sono partiti dall’Italia, mentre quelli edili son stati per lo più acquistati in loco».
Le dichiarazioni
Una bella soddisfazione per i volontari di Morengo, resa possibile dalla partecipazione di molti: «Dobbiamo ringraziare le associazioni e le imprese che anche quest’anno ci hanno dato una mano in termini di materiali o economici, in particolare il comitato della “Festa della birra”, ma anche le istituzioni bielorusse: diversi tra vigili, pompieri e poliziotti sono venuti ad aiutarci fuori turno, è stato un bel gesto. Il nostro comitato in questi anni ha contribuito ospitando bambini bielorussi qui in Italia, partecipando alle vacanze-lavoro e aiutando i bambini nei campi estivi».
Una vacanza diversa dal solito, dunque, certamente più faticosa, ma non priva di emozioni: «La soddisfazione di fare qualcosa per questi bambini è una cosa immensa, e alla fine anche noi, in compagnia, ci divertiamo sempre» – ha affermato Giusy, e «Se non ci fossero l’allegria e la soddisfazione non si riuscirebbe nemmeno a fare questo tipo di lavoro, sarebbe molto più difficile» - le ha fatto eco Nicola.
Infine, un ricordo speciale: «Il momento più bello, che non potrò dimenticare – ha ricordato “Macì” – è stato però quando ho consegnato due grossi peluches a una bambina lì in ospedale, è stato veramente qualcosa di intenso e felice».
Qui di seguito alcune foto scattate dai volontari durante il loro mese di "vacanza":