Due milioni dal Governo per dare vita al sogno di restaurare il Castello
Ora resta l’incognita relativa al reperimento degli altri 7milioni di euro, utili al completamento del progetto.
Oltre due milioni di euro per ristrutturare il "castello" di Mornico. E’ questa la cifra che l’Amministrazione Cerea è riuscita a portare a casa, grazie a un contributo del Ministero della Cultura.
Il commento del sindaco
"Non c’è programma elettorale degli ultimi trent’anni che non gli abbia dedicato almeno una riga – ha detto il sindaco Eugenio Cerea – Non c’è Amministrazione comunale di cui non sia stato il sogno lungamente accarezzato, ma anche approcciato timorosamente, con la consapevolezza che si tratta di un’opera complessissima, da “o la va o la spacca”. Non c’è mornicese che, passandovi di fronte, non si sia chiesto almeno una volta che ne sarà. Ebbene, oggi, finalmente, qualcosa si è mosso".
Il Comune infatti ha ottenuto un finanziamento pari a 2 milioni e 35mila euro per riqualificare la cascina comunale denominata "il castello", con l’obiettivo di migliorarne la fruizione.
Un luogo a disposizione dei cittadini
La somma finanziata non rappresenta che una parte del denaro necessario per realizzare il progetto abbozzato. "Questo “pre-progetto”, infatti, ha stimato i costi dei lavori in un importo di circa 9 milioni di euro – ha detto Cerea – Ci rendiamo conto che si tratta di un importo astronomico; ma diventa meno astronomico, se si pensa che l’edificio è di interesse storico, ha una metratura complessiva di quasi 3mila mq e richiede interventi strutturali di adeguamento alla normativa sismica che avranno costi esorbitanti. Ma che cosa prevede questo primissimo progetto? Senza anticipare troppo (né essendo in grado di farlo, visto che siamo ancora agli albori della fase di progettazione), quello che è stato pensato è di mantenere la destinazione pubblica del Castello, e quindi di realizzarvi una biblioteca, una sala conferenze e le sedi delle varie associazioni, nonché dei locali a servizio di feste e sagre".
L'intervento di Martina e del Ministero
I soldi sono stati ottenuti grazie all’interessamento di Maurizio Martina, cittadino mornicense vicedirettore del Fao. Tutto è partito alla fine dell’estate 2020, quando proprio Martina ha segnalato all’Amministrazione l’esistenza presso il Ministero della Cultura di alcune risorse disponibili per progetti di restauro e recupero del patrimonio storico immobiliare. "Alla fine di settembre 2020, abbiamo quindi scritto una lettera ufficiale al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, illustrandogli l’idea di ristrutturare il Castello al fine di destinarlo alla fruizione pubblica, ed invitandolo a “valutare un intervento del suo ministero che potesse sostenere l’ipotesi progettuale avanzata” – ha spiegato Cerea – Il 12 ottobre 2020, la Camera dei deputati, su proposta di due parlamentari del Partito democratico, ha approvato un ordine del giorno, con il quale ha impegnato il Governo a valutare la possibilità di destinare gli stanziamenti per intervenire nel progetto di Mornico".
I prossimi step
Il successivo passaggio è stato la preparazione, nell’autunno e inverno 2020, di un "pre-studio di fattibilità" (una sorta di primissima ipotesi progettuale) e di una stima dei costi, trasmessa al Ministero della Cultura nel febbraio 2021. Alla metà di marzo 2021, il Ministero ha preannunciato in via informale che il Comune sarebbe stato fra i soggetti assegnatari della dotazione del Fondo. In questi giorni è giunta l’ufficialità.
Alla ricerca dei restanti fondi
Ora resta l’incognita relativa al reperimento degli altri 7milioni di euro, utili al completamento del progetto. Per poter spendere i primi soldi, sarà necessario redigere un progetto in tempi strettissimi. "Il Ministero, infatti, richiede che la somma erogata sia destinata alla realizzazione di un lotto dell’opera in sé completo e autosufficiente – ha specificato Cerea – A breve, dunque, si tratterà di decidere che cosa realizzare di preciso con il denaro erogato dal Ministero".
Dall’altro lato, si apre il fronte, complicato (ma "anche stimolante", come sostiene Cerea), del reperimento delle risorse necessarie per completare il progetto. "Risorse che, va subito precisato, non saranno, né potranno mai essere, quelle comunali, visto che le proporzioni del progetto sono tali da rendere impensabile un loro impiego – ha detto in conclusione il sindaco – A questo proposito, anticipiamo, anche se manca ancora l’ufficialità, che la Provincia di Bergamo si è impegnata, per il tramite dell’ex presidente Gafforelli e dell’attuale presidente Gandolfi, ai quali va il nostro ringraziamento, ad erogare una somma di euro 250mila euro per sostenere il progetto".