Costretto a pagare per una promozione che triplica la sua bolletta, ma lui non ci sta
E' l'odissea che ha coinvolto il pensionato Paolo Conti che ne ha fatto una questione di principio.
Era uno dei pochi italiani ancora non schiavi del cellulare, e lo dimostrano le sue bollette della Tim. A ottobre del 2020, il trevigliese Paolo Conti ha effettuato infatti dal suo datatissimo telefono portatile soltanto quattro chiamate per un pugno di minuti in totale. Il conto? Tre euro e un centesimo. Idem, più o meno, tutti i mesi precedenti e successivi. Peccato che la sua bolletta, solitamente a una sola cifra, da quel mese in avanti abbia cominciato a pesare di più, molto di più se si considera l’utilizzo esiguo della sua linea.
La bolletta triplica
Il motivo? L’attivazione (a sua insaputa) della promozione "Tim 60+". Uno "sconto" che probabilmente a chi fa un uso "normale" del cellulare porterebbe qualche vantaggio, ma che per Conti ha significato un aumento delle fatture di 9,90 euro al mese. Tre volte il costo delle sue effettive chiamate.
Lui l’ha presa come una questione di principio, ma probabilmente non avrebbe immaginato che la sua battaglia sarebbe diventata una paradossale campagna degna di Don Chisciotte, tra centralini, siti web e servizi clienti.
"Non è per i 9,90 euro, ci mancherebbe... - tiene a precisare - Ma mi piacerebbe sapere perché devo pagare per un servizio o una promozione che non ho mai né chiesto né autorizzato".
Ancora nessuna soluzione
Così il trevigliese ha cominciato a telefonare ai numeri di assistenza della Tim e a presentarsi prima in un centro Tim di Treviglio e poi a Bergamo. Tutti i mesi, spesso più di una volta.
"Avrò chiamato almeno una dozzina di volta. La cosa paradossale è che tutti gli impiegati mi danno ragione - ha raccontato - E mi hanno persino promesso che avrò indietro i miei soldi. Peccato che poi, ogni mese, nella bolletta mi trovo il canone per “Tim 60+” da pagare e nessuno sa dirmi quando e se sarà disattivato".